Sono comunque d’accordo con i colleghi di minoranza sia sul fatto che abbiamo identici diritti e medesimi doveri, sia sulla diversità dei ruoli e sia sul convenire che nell’assise comunale si debba tenere un comportamento consono all’importanza del ruolo rivestito.

Rimane comunque il fatto che i cittadini hanno democraticamente scelto in libere elezioni chi mandare in Comune con il compito di amministrare e chi con il compito di fare opposizione, pertanto quando si va al voto in Consiglio o in Commissione i numeri riflettono la democratica volontà popolare.

Ritengo che l’amico Fattorini abbia enfatizzato questa diversità dei ruoli o come ammettono anche nella loro nota i consiglieri del Pd “fece alcune battute”, spiritose o pesanti che siano, che comunque a loro non sono piaciute e che invece la maggioranza ha preso invece per quello che erano, delle semplici battute, che certamente sarebbe bene evitare nel contesto del Consiglio Comunale, anche se bisogna ammettere che prima di lasciarsi andare Massimo è stato oggetto di un lungo e ritengo ingiustificato attacco personale.

Se poi dalla quarta commissione sono stati pochi i provvedimenti licenziati, probabilmente è anche perché poche pratiche sono state presentate all’attenzione della stessa e se al contempo molte sono state le riunioni e le discussioni questo è sintomo solamente di democrazia, non può essere solo colpa del Presidente.

I colleghi sanno quante volte come PdL abbiamo evidenziato come il funzionamento delle stesse necessiti di una “registrata”.

Noi che lo conosciamo bene sappiamo che Massimo è persona onesta, generosa, preparata anche molto dotata di senso dell’umorismo.

Proprio quel “sense of umor” di cui non tutti siamo forniti e che purtroppo non si trova neanche in vendita nei negozi di primizie.

Enrico Maria Contardo
Capogruppo Pdl