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Vetralla - Tra i punti al'ordine del giorno anche un progetto voluto dll'amministrazione Marconi
Bilancio di previsione approvato
Viterbo - 30 giugno 2010 - ore 20,00

- Venerdì 25 giugno il commissario prefettizio, Emiliana Carelli, ha provveduto ad approvare il bilancio di previsione per l’anno 2010 del Comune di Vetralla. Tra i punti all’ordine del giorno figura anche un progetto portato avanti e fortemente voluto dall’amministrazione dell’ex sindaco Massimo Marconi: la zona artigianale.

Osserva Marconi – “sono stati sbloccati i posti preesistenti, antefatto questo per il successivo completamento della Zona Artigianale in località Campetta.

Il futuro insediamento offrirà nuovi spazi e nuove possibilità a tutte le aziende interessate, che avranno così a disposizione luoghi confacenti allo svolgimento delle rispettive attività.

In qualità di ex amministratore desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato in questo settore ed in primis le associazioni di categoria Confartigianato e Cna, sia di Vetralla che di Viterbo, per aver sempre creduto nel progetto e per aver fornito il loro determinante contributo”.

“Inoltre – continua Marconi – il commissario ha anche approvato numerose lottizzazioni, in origine inserite nell’ordine del giorno del consiglio comunale che si sarebbe dovuto tenere Sabato 26 Giugno, che favoriranno il rilancio dell’economia locale ed in particolare del settore edilizio. Dette lottizzazioni insieme alla futura Zona artigianale, è bene sottolinearlo, avranno anche apprezzabili riflessi in termini di occupazione”.

“A distanza di poco meno di un mese ecco di nuovo le prove che l’amministrazione Marconi era l’amministrazione del fare, che al voler apparire e alle parole preferiva il lavoro e i fatti. Perché queste sono risposte concrete, dopo anni di oblio e silenzio, alle necessità del paese e alle accuse di immobilismo sollevate”.

Il pensiero finale va al 4 giugno, il giorno delle dimissioni di massa di 12 consiglieri comunali - “hanno scelto la soluzione dell’ammucchiata per la loro incapacità di controbattere nelle opportune sedi istituzionali con argomentazioni politiche valide”.

“Dietro quella mossa, che ha visto uscire allo scoperto e temporaneamente coalizzarsi nemici giurati (o almeno presunti tali) nonché forze politiche di differente estrazione (fino a quel momento aspramente contrapposte all’interno dell’allora Assise Comunale), a dispetto delle tante parole spese dai protagonisti c’era perlopiù la volontà di togliermi di mezzo e l’interesse di farmi apparire agli occhi della gente come un sindaco immobilista, quando invece ho sempre lavorato sodo per la mia città e per i miei concittadini”.


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