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Viterbo - Interviene il consigliere Guancini (Pd)
Cimitero di Grotte S. Stefano, una telenovela senza fine
Viterbo - 30 giugno 2010 - ore 20,00

Riceviamo e pubblichiamo - Malgrado le varie interrogazioni effettuate, a tutt’oggi ancora non sono state espletate tutte le formalità necessarie per alienare le aree per la costruzione di sarcofagi, edicole, cappelle e dei loculi a colombari.

Nel ricordare che presso la Delegazione di Grotte S. Stefano sono giacenti circa 40 domande per acquisto di aree ed altrettante per acquisto di loculi, e che nel Cimitero di Grotte S. Stefano esiste un’area di circa 2.000 mq., già espropriata e recintata, sufficiente ad ospitare circa 500 salme e quindi a soddisfare le esigenze della popolazione per circa 20 anni, si fa presente che l’Ufficio al decentramento non ha mai provveduto ad alienare dette aree in quanto non in grado di stabilirne il prezzo.

L’ufficio stesso ha provveduto ad effettuare un progetto per il completamento del riquadro, inerente la costruzione di loculi a colombari ed opere di urbanizzazione per un importo di circa euro 700.000, ed un primo stralcio per circa euro 350.000,00 per mettere a disposizione le aree richieste, per la costruzione di un primo blocco di loculi, per la costruzione di un muro di contenimento, per l’illuminazione votiva e per la sistemazione dei viali.
Il tutto per determinare il costo delle aree da alienare ed il costo dei loculi.

Il progetto non riesce a decollare in quanto manca il responsabile del procedimento che doveva essere il geom. Carboni, redattore del progetto stesso, ora in pensione.

All’ufficio del decentramento, attualmente composto soltanto da un funzionario amministrativo, non esistono tecnici ( a questo punto perché non chiuderlo ?) ed all’ufficio dei lavori pubblici sembra che nessuno voglia assumersi questa responsabilità.

Ed allora tutto fermo, come spesso avviene in questa amministrazione.
I nostri morti debbono essere sepolti nel Cimitero di Viterbo – è già successo – creando così un notevole disagio che va ad aggiungersi al dolore delle persone che sono colpite da questi tristi eventi.

Inoltre non va sottovalutato il fatto che i lavori da effettuare, sia quelli dell’amministrazione comunale che quelli dei privati, per un importo di oltre 1.000.000,00 di euro, darebbero lavoro a diverse piccole imprese artigianali ed a diverse famiglie che rischiano le prime la chiusura e le seconde la cassa integrazione.

Ora serve tutta la sua autorità sindaco–.

E’ necessario che provveda, nel più breve tempo possibile, ad intervenire presso l’ufficio dei Lavori pubblici per far nominare un responsabile del procedimento del progetto citato, portarlo in commissione consiliare e quindi in consiglio comunale per l’approvazione che potrebbe avvenire entro questa tornata di consigli comunali, per poter dare il via ad una serie di lavori che, tra l’altro, non necessitano di particolari investimenti in quanto si autofinanziano.

Francesco Guancini
Consigliere Pd


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