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Viterbo - Era il parroco della Sacra Famiglia - I funerali il 4 giugno
E' morto Don Giovanni Bitti
Viterbo - 3 giugno 2010 - ore 11,30

Riceviamo e pubblichiamo -
Don Giovanni Bitti
Don Bitti durante il suo 25esimo anniversario di ordinazione sacerdotale
Ieri mattina presso l'Hospice a Villa Rosa è morto don Giovanni Bitti.

Era stato parroco di Canepina, ed era oggi parroco della S.Famiglia.

Era anche vice presidente della Pontificia opera di assistenza.

Pochi mesi or sono era stato colpito improvvisamente da una malattia incurabile.

I funerali sono fissati per venerdì 4 giugno alle 15 presso la parrocchia della Sacra Famiglia.

Monsignor Salvatore Del Ciuco


La diocesi di Viterbo annuncia la morte di don Bitti

Se n’è andato in breve tempo don Giovanni Bitti.

È entrato nella luce dell’eternità ieri mercoledì 2 giugno, dopo alcuni mesi di malattia.

Doveva compiere 73 anni il prossimo 18 agosto.

Nativo di Vejano, era entrato in Seminario a Viterbo ed era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1963.

Durante i quarantasette anni di vita sacerdotale, vari sono stati i suoi incarichi nella realtà diocesana: viceparroco nella Parrocchia della Verità e di san Giovanni in Zoccoli a Viterbo; viceparroco a Blera; parroco per circa trent’anni a Canepina e da alcuni anni parroco a Viterbo nella Parrocchia della Sacra Famiglia; assistente dell’Unitalsi e, nella Caritas diocesana, incaricato “Migrantes”.

Sempre presente alle varie iniziative del presbiterio e della Diocesi, che sentiva, nella comunione con il Vescovo, come riferimento essenziale del suo essere prete, don Giovanni ha svolto il suo ministero con generosità instancabile, sempre pronto a collaborare, in uno stile semplice, immediato, cordiale.

In questi ultimi mesi, quando la malattia ha fatto irruzione nella sua vita, è stato assistito amorevolmente dalla sorella, dal cognato, dai nipoti e dai familiari tutti.

Non hanno fatto mancare la loro vicinanza e il loro sostegno i parrocchiani, i membri dell’Unitalsi, le Suore della Sacra Famiglia, le suore di Villa Rosa, i padri Giuseppini, i confratelli sacerdoti e tanti amici.

Costante è stata la presenza del vescovo Chiarinelli, che più volte lo ha visitato a casa e all’Hospice di Villa Rosa. Proprio pochi giorni fa si era intrattenuto con lui, da solo, nella stanza dell’Hospice.

Avevano parlato a lungo, avevano pregato e dal Vescovo aveva ricevuto l’assoluzione.


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