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Viterbo - Don Gianni, dall'Ecuador, ricorda Don Giovanni Bitti
"Un sacerdote, un amico, una persona buona"
Viterbo - 3 giugno 2010 - ore 14,00

Riceviamo e pubblichiamo -
Don Giovanni Bitti
Don Bitti durante il suo 25esimo anniversario di ordinazione sacerdotale
Sapevo che non non ce l’avrebbe fatta, per cui quando l’ho salutato il 25 marzo prima di partire per il mio lavoro fuori l’Italia, sapevo anche non lo avrei più visto nella sua Parrocchia al Salamaro dove andavo sempre a trovarlo.

Era, Don Bitti, uno dei non molti sacerdoti che mi invitavano a condividere la mia esperienza nella sua comunità.

A volte scherzando – scherzando? - mi diceva: sta' attento a quello che dici, che qui non siamo in America. Poi rideva come sapeva fare lui.

Durante la malattia ho visto con i miei occhi centinaia e centinaia di persone che andavano a trovarlo e si preoccupavano nel vederlo dimagrire a vista d’occhio.

Dalla parrocchia della Verità, da Canepina soprattutto dove era stato per molti anni, dalla sua Parrocchia della Sacra Famiglia, gli amici dell’Unitalsi... erano tanti i visitatori e gli amici riconoscenti. Ho visto con i miei occhi come andavano a curarlo e ad aiutarlo.

Mi sono domandato allora: cosa significa essere un buon sacerdote? Cosa vuol dire seminare del bene in quella che nel linguaggio semplice del Vangelo viene detta: la vigna del Signore?

So che forse non pochi che leggono questa nota potrebbero non avere tanta stima dei sacerdoti e forse non sono interessati a quello che succede dentro la Chiesa. Ma la Chiesa non è solo quello che la gente critica, a volte con ragione.

La Chiesa è anche fatta di persone come Don Giovanni Bitti, disponibili e sempre cordiali, aperte a parlare e ad ascoltare, a servire le necessità di chi crede e magari vuole capire come la propria fede può servire a trasformare la propria vita e la vita di questo mondo turbolento.

Tra amici lo prendevamo a volte in giro – sempre con tanto affetto - perché era informato di tutti e su tutto. "Don Giovanni hai saputo che?"... Lo sapeva, anche se stava in ospedale. Era il nostro gazzettino.

A Roma, all’ufficio Migrantes, lo conoscevano tutti. Era benvoluto da tutti. Quando mi mandarono in Inghilterra, sapeva esattamente dove andavo e con chi.

Don Giovanni Bitti. Un sacerdote buono. Un amico buono. Una persona buona. Un grazie sincero per la tua amicizia e la tua presenza in mezzo a noi. Grazie.

Don Gianni Carparelli
Da Quito (Ecuador)


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