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Mondiali – Il calciatore Leonardo Bonucci dal ritiro della Nazionale in Sestriere
“Porterò in Sudafrica la grinta dei viterbesi”
di Paola Pierdomenico
Viterbo - 3 giugno 2010 - ore 4,50

Leonardo Bonucci
-“Porterò con me il carattere e la grinta che ha un viterbese nell’affrontare certe sfide”.

Leonardo Bonucci parla dopo la convocazione in Nazionale. Il 23enne, infatti, è nella lista dei magnifici 23 che Lippi ha scelto per i Mondiali del Sudafrica. La maglia azzurra per il viterbese, sfornato dal Pianoscarano, è realtà.

Lippi lo aveva già convocato nell’amichevole contro il Camerun. Un esordio che gli era valso una valanga di commenti positivi nell’ambiente calcistico. Da allora l’attenzione del tecnico viareggino per il giovane non si è fermata. E la sua prestazione in campionato con la maglia del Bari ha portato altre conferme. Insomma, Bonucci ha convinto. E soprattutto ha vinto una prima sfida, ottenendo la prestigiosa chiamata.

Come hai appreso la notizia della convocazione?
“Ero a Bari – esordisce il calciatore dal ritiro – e alla fine dell’ultima partita di campionato contro la Fiorentina, intorno alle 18, ho ricevuto una chiamata nella quale mi dicevano che il giorno dopo sarei dovuto partire per il Sestriere”.

Che emozione si prova a passare da una squadra di media classifica alla Nazionale?
“Beh, è una gioia importante e sicuramente una grande soddisfazione, anche se il Bari ha disputato un grande campionato. Una prova della quale anche io sono stato protagonista. E adesso il sogno è culminato con la convocazione ai Mondiali”.

Che effetto ti fa giocare in Nazionale?
“Non per essere presuntuoso, ma credo che la mia convocazione sia arrivata come conseguenza di una serie di prestazioni positive. Comunque mi sembra di esserci stato da sempre. Anche con i miei compagni si è instaurato da subito un clima di sincerità e simpatia. Questo è l’inizio di un sogno e non un traguardo finale, perché bisogna sempre migliorarsi. Mi impegnerò ad essere un elemento importante della squadra”.

Sei cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Ti piacerebbe tornare a giocare in quella squadra o preferiresti ricevere l’offerta di un altro grande club con una così lunga tradizione alle spalle?
“Il mio cartellino è di proprietà del Bari e del Genoa. Saranno, dunque, loro a decidere del mio futuro. Una grande squadra vale l’altra. Tutte queste voci di mercato che girano su di me mi inorgogliscono, soprattutto perché significa che ho fatto bene. Però adesso la mia priorità è ascoltare le decisioni delle due società cui appartengo”.

Com’è il clima della squadra in ritiro?
“C’è un bel clima – dice -. Siamo tutti molto uniti e molto sereni, con la voglia di metterci in gioco per riconfermarci campioni del mondo. Siamo abbastanza convinti della nostra forza”.

A quale giocatore ti ispiri?
“Da quando ho iniziato a giocare come difensore centrale, ho sempre seguito Alessandro Nesta, per la sua eleganza e per la personalità che ha in campo. Però mi piace anche Fabio Cannavaro che ha vinto il pallone d’oro e che è riuscito ad alzare la coppa dei Mondiali nel 2006. Sono due esempi per tutti”.

E vorresti farti allenare da?
“Oggi come oggi, credo Muorinho rappresenti il massimo tra gli allenatori di un club. Sia per la sua personalità che per il rispetto che ha per i giocatori, schierandosi sempre dalla loro parte. Naturalmente apprezzo molto anche tutti quelli che mi hanno allenato in precedenza e in questo momento il ct Lippi. Da parte mia hanno tutti la massima stima e fiducia”.

Il numero 23 lo hai scelto tu?
“Sì perché il 19 non era disponibile, dato che è sulle spalle di Gianluca Zambrotta. Non si può togliere il numero a un campione del mondo, quindi per non creare antipatie ho preferito prendere il 23 che, comunque, mi è sempre piaciuto. Rappresenta anche la mia età… dunque meglio di così…”.

Perché, però, volevi il 19?
“Perché è il numero che ho nella maglia del Bari ed è anche il giorno del compleanno della mia ragazza. Una cifra che, insomma, mi ha portato fortuna”.

Cosa rappresenta per te Viterbo?
“Viterbo è la mia città. Il mio sangue. E’ per questo che ogni volta che ho la possibilità cerco di tornare a casa”.

E cosa porti di Viterbo nelle tue esperienze?
“Porto la voglia che ha un viterbese quando si trova di fronte a una sfida. Ma anche il carattere e la grinta che ci contraddistinguono”.


Sport – Il difensore viterbese convocato ufficialmente da Lippi per i mondiali in Sudafrica
Leonardo Bonucci in Nazionale
Viterbo - 2 giugno 2010 - ore 10,30


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