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Viterbo - Lettere - Lo sfogo di una mamma
"Al nido il personale è insufficiente"
Viterbo - 4 giugno 2010 - ore 3,30

Riceviamo e pubblichiamo -

Gentile redazione,

sono la mamma di una bambina che frequenta il nido comunale “I cuccioli”, sezione Orsetti.

Ieri mattina l’accoglienza dei 17 bambini della sezione era affidata ad una sola educatrice, situazione che mette a rischio la sicurezza dei piccoli giacché il rapporto dovrebbe essere di 1 a 6.

Siamo dunque ben al di sotto della soglia di sicurezza, considerata inoltre la particolare età (2 anni) che richiede una vigilanza costante e una presenza attiva che possa consentire il normale svolgimento delle attività e l’intervento circa le necessità dei nostri figli.

Quanto accaduto oggi non è purtroppo un caso isolato, troppo spesso le educatrici si sono trovate, a turno, a dover fronteggiare l’assenza di colleghe. La professionalità ha permesso loro di gestire una criticità che però non può e non deve ricadere sui bambini, per i quali si paga ogni mese al Comune di Viterbo la retta stabilita.

Nella sezione dovrebbero esserci 3 educatrici ma a me risulta che una di loro è in maternità e non è stata sostituita. Come stamattina può accadere che su richiesta venga temporaneamente ottenuto un “aiuto” proveniente da una sezione accanto. Ciò non risolve il problema dal momento che per quanto ne so il personale in servizio presso “I cuccioli” non è in abbondanza. Quindi, togliere una unità da una parte per sopperire (quando possibile) è un po’ il discorso della coperta corta.

Certo, si spera sempre che non accada nulla di grave ma è impensabile far finta di niente, soprattutto dal punto di vista di una madre che affida il proprio figlio a una struttura e a persone che sono tenute a garantire sicurezza e serenità. Ribadisco che le educatrici svolgono il loro lavoro con impegno e professionalità ma il numero del rapporto stabilito non deve venir meno. Anche perché la stanchezza che le operatrici accumulano potrebbe non permettere loro di operare al meglio.

Di tutto ciò ieri mattina avrei desiderato parlare con la direttrice alla quale ho lasciato un messaggio in segreteria telefonica (non sono stata ricontattata) e con l’assessore ai Servizi sociali Sabbatini (ho chiamato due volte, ho lasciato detto il motivo della telefonata, mi è stato risposto che sarei stata richiamata entro 20 minuti ma dell’assessore nessuna traccia).

Alle 10,40 per curiosità ho telefonato al nido e l’educatrice in servizio ancora era sola, poi è arrivata una collega.

Dunque, da troppo tempo la situazione si presenta e la speranza era che gli episodi potessero essere isolati. Momenti di difficoltà nella gestione di un servizio possono verificarsi, il fatto che si possano trovare nella non piena sicurezza i bambini va assolutamente evitato. E un ascolto da parte delle figure competenti sarebbe auspicabile.

Isabella A. Carli


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