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Viterbo - 196esimo anniversario della fondazione dell'Arma - Fotocronaca
"Viva i carabinieri, viva l'Italia!"
di Stefania Moretti
Viterbo - 5 giugno 2010 - ore 12,00

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Fotogallery - La festa dei carabinieri

Il comandante provinciale Giorgio Dino Guida
Il capitano Marco Ciervo
Claudio Magagnini, l'artista che ha realizzato la scultura
Magagnini insieme al maresciallo dei carabinieri di Oriolo Romano, Domenico Gattella
La corona di fiori in memoria dei caduti
Il colonnello Marco Bianchi
Il prefetto Carmelo Aronica
La consegna dell'encomio ai due carabinieri da parte del prefetto
Il sindaco di Viterbo Giulio Marini
Il presidente della Provincia Marcello Meroi sistema la fascia al sindaco
Il questore Gianfranco Urti
Il capo della squadra mobile Fabio Zampaglione
L'assessore regionale all'Agricoltura Francesco Battistoni
La senatrice Laura Allegrini
759 arrestati e oltre 10mila chiamate al 112.

E' il bilancio più che positivo di quest'ultimo anno di attività dei carabinieri di Viterbo e provincia che, questa mattina, hanno celebrato il 196esimo anniversario della Fondazione dell'Arma.

Una ricorrenza doppiamente importante. Il 5 giugno 1920 fu consegnata all'Arma dei carabinieri una medaglia d'oro al valor militare. Un riconoscimento per il contributo offerto durante la prima guerra mondiale, costato la vita a molti militari.

Da allora l'attività dei carabinieri è continuata incessantemente – ha detto il comandante provinciale Giorgio Dino Guida -. Fino a renderli un punto di riferimento per i cittadini. Nell'ultimo anno, 10mila 341 sono state le chiamate ricevute dalle compagnie e dalle stazioni dei carabinieri della provincia. Abbiamo registrato una diminuzione dei reati, da 9441 a 8613. In particolare dei furti, ridotti del 15%. Gli arrestati, invece, sono aumentati da 688 a 759. Risultati per i quali non posso che esprimere il mio più totale compiacimento”.

Non poteva mancare alla cerimonia il prefetto Carmelo Aronica, che ha ringraziato i carabinieri per il loro impegno costante al servizio della società. “Questa provincia è grata all'Arma – ha scritto il prefetto nel suo messaggio al colonnello Dino-Guida -, per i continui risultati nella lotta alla criminalità. Siate sempre presidio di legalità e punto di riferimento per le forze dell'ordine”.
Un invito al quale Dino Guida ha risposto fermamente: “Non la deluderemo”.

La cerimonia si è aperta alle 10 di questa mattina, con la parata del battaglione di formazione dei carabinieri, capeggiato dal comandante Stefano Leuzzi di Civita Castellana. Schierati nel piazzale tutti i comparti dell'Arma, con le uniformi brillanti al sole. Dai militari in equipaggiamento per l'ordine pubblico ai comandanti. Dai carabinieri in grande uniforme speciale alle specialità operanti. Senza dimenticare i gonfaloni della provincia e le associazioni combattentistiche, allineati accanto alla scultura di Claudio Magagnini. Un'opera nuova di zecca, recentemente posta nel piazzale. In omaggio all'Arma e a tutti i suoi carabinieri.

All'ingresso della caserma dei carabinieri di Viterbo è stata posta una corona di fiori, in onore ai militari che, per l'Arma, hanno dato la vita. “A loro va il nostro commosso ricordo e il sentito grazie della gente” ha detto il capitano Marco Ciervo, leggendo l'ordine del giorno del comando provinciale.

Il prefetto ha poi insignito dell'encomio i carabinieri Mirko Stella e Mario Fasulo, per aver bloccato e arrestato l'autore di una rapina in banca a Caprarola, il 4 agosto scorso.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Viterbo Giulio Marini, il presidente della Provincia Marcello Meroi, l'assessore regionale all'Agricoltura Francesco Battistoni, la senatrice Laura Allegrini, il questore Gianfranco Urti.


L'intervento del comandante provinciale per il 196esimo anniversario della Fondazione dell'Arma

Ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri, a nome di tutto il personale e del comando provinciale di Viterbo rivolgo un vivo ringrazramento alle massime espressioni istituzionali oggi presenti.

Autorità civili, religiose e militari che con la loro presenza hanno voluto onorare questa per noi importante celebrazione: il 196esimo Annuale della Fondazione dell'Arma dei carabinieri.

Oggi come allora, con l'orgoglio si essere stati chiamati al servizio della collettività, in Italia come all'estero, nelle città come nelle campagne più sperdute.

Desidero rivolgere un deferente saluto a Sua Eccellenza il prefetto, che, con un toccante messaggio rivoltomi in questa circostanza ha detto: "Questa Provincia è grata all'Arma per i continui positivi risultati ottenuti nella lotta alla criminalità: essi sono l'effetto di quella capacità di sacrificio, di abnegazione, di impegno sentito come missione che da sempre costituiscono il vostro ricco patrimonio spirituale" e ancora "siate sempre presidio della legalità e punto di riferimento per la gente, a cui fornite costantemente soccorso, assistenza e protezione". "Grazie per queste parole Eccellenza, la Sua sensibilità nei nostri confronti è profonda. Conoscoi miei uomini e sento di poterla assicurare. Non la deluderemo.

Un saluto al sindaco di Viterbo, al presidente della Provincia, ai sindaci dei comuni della provincia e a tutte le autorità politiche presenti. Un particolare saluto al presidente del tribunale e al Procuratore della Repubblica, e a tutti i magistrati intervenuti e alla rappresentanza forense, a suggellare l'impegno dell'Arma finalizzato all'applicazione della legge.

Un caro saluto al questore, al comandante provinciale della guardia di Finanza e ai colleghi delle altre forze di polizia e delle forze armate; ai rappresentanti degli organi di informazione per l'attenzione con cui seguono ogni giorno l'operato dei carabinieri della provincia.

Alle rappresentanze dell'Associazione carabinieri e delle altre associazioni d'Arma un affettuoso benvenuto, il vostro esempio ci guida nel futuro.

Saluto il rappresentante del Cobar ringraziandolo per il rapporto di collaborazione instauratosi negli anni.

Il 5 giugno è la ricorrenza della prima medaglia d'oro al valor militare concessa alla Bandiera dell'Arma per il contributo fornito alle sorti del primo conflitto mondiale, con i carabinieri impegnati sia in prima linea, anche all'arma bianca come sul Podgora, sia nelle retrovie con il delicato compito di polizia militare.

Anche quest'anno l'annuale viterbese si svolge proprio qui, nella sede del comando provinciale in questo pnzzale oggi impreziosito dal monumento in peperino scolpito dallo scultore Claudio Magagnini.

L'opera è stata fortemente voluta dal comitato spontaneo composto dai signori Arcangelo Vincenzi, maresciallo Michele Ripepi, Simone Sensi Morelli, Gaetano Orlandi, Renzo Falcetta e Alessandro Campanile, che pubblicamente ringrazro per aver voluto con questod ono dimostrare l'attaccamento alla nostra istituzrone.

Il monumento rappresenta lo spirito ed il sacrificio del carabiniere.

In esso sembrano fondersi più anime dello stesso essere carabinieri.

Il destriero è fiero ed elegante, ha formep lastiche, scalpita e morde il freno, in esso si percepisce un'energia imprigionata, pronta a liberarsi per lanciarsi a briglia sciolta al galoppo di carriera, alla carica.

E' lo spirito eroico e guerresco, quello che ha animato e anima gli eroi dei nostri giorni, che trovano in esso la forza per opporsi al male, all'ingiustizia, al crimine.

Il cavaliere è attempato, saldo in arcione, regge il cavallo, tutto in lui esprime calma, saggezza, tenacia, equilibrio. Il cavallo lo guarda fiducioso pronto ad assecondarlo e a piegarsi alla sua volontà.

E' l'Arma del diuturno sacrificio, della fermezza e della determinazione. Questo coacervo di qualità impareggiabilmente fuse da sempre costituisce patrimonio dei carabinieri che ieri come oggi, in Italia come all'estero, e così anche qui nella Provincia di Viterbo, ha consentito di riscuoterea ancora una volta esaltanti risultati.

Nell'anno 2009 difatti, rispetto all'anno precedente, l'attività preventiva svolta ha consentito di riscuotere ancora una volta risultati esaltanti.

Nell'anno 2009, difatti, rispetto all'anno precedente, l'attività preventiva svolta ha consentito la diminuzione dei reati eseguiti da 9441 a 8613, in particolare i furti sono stati del 15% in meno.

La costante attività repressiva condotta nella provincia ha peraltro portato ad aumentare il numero delle persone tratte in affesto, da 688 nel 2008 a 759 nel 2009.

Le centrali operative dislocate in questa sede e presso le compagnie distaccate hanno gestito complessivamente 10341 chiamate al numero 112, fornendo sempre al cittadino una rapida risposta avvalendosi dei tempestivi interventi dei nostri nuclei radiomobile e delle stazioni.

L'attivita dei carabinieri è stata incessante.

Il loro impegno è sempre stato costantemente finalizzato all'essere al servizio della popolazione della Tuscia.

Un'attività diversificata: dal semplice consiglio per dirimere un litigio ai più gravi fatti di sangue che purtroppo, ultimamente, hanno interessato questa bella e laboriosa terra.

Ed è proprio in tali gravi eventi, che hanno calamitato l'attenzione dei massmedia nazionali, che la tenacia e la caparbietà supportata dagli ausili tecnologici sono stati premiati
da importanti successi spesso all'onore delle cronache locali e nazionali.

Ai carabinieri di questo comando provinciale esprimo il più totale compiacimento per l'opera svolta quotidianamente a favore della collettività, che apprezza e riconosce nella nostra Istituzione un
cardine fondamentale di quel sistema sicurezza senza di cui non è possibile lo sviluppo libero, ordinato e pacifico della società.

Viva l'Arma dei carabinieri!

Viva l'Italia!


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