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Consiglio comunale - Dopo il respingimento della mozione presentata dalla minoranza
Costituzione di parte civile, il Pd attacca
Viterbo - 5 giugno 2010 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo -
Luisa Ciambella
Il sindaco all’indomani delle ultime notizie di procedimenti civili, contabili e penali a carico di numerosi consiglieri, assessori, dipendenti comunali e di professionisti che hanno lavorato per il Comune manifestò con convinzione la sua volontà di tutelare gli interessi dei cittadini.

Le intenzioni del sindaco ci sono sembrate serie e soprattutto più che opportune. Ma si sa spesso le dichiarazioni che si fanno non sono supportate dai fatti. Il gruppo del Partito democratico insieme a Sinistra ed ecologia proprio per non fare cadere nel dimenticatoio una cosa così importante ha presentato una mozione in merito.

La mozione naturalmente è stata bocciata, come se il Pd, insieme alle altre minoranze, volessero strumentalmente fare emergere le già eclatanti contraddizioni in seno alla maggioranza e non piuttosto volessero tutelare nei lori diritti i cittadini.

Il sindaco e la sua ciurma brancaleone hanno detto no alla mozione. Aspettano le sentenze e se in qualche caso arriveranno le condanne il Comune pagherà come è abituato a fare, a dimostrazione che il cittadino è e rimane l’anello debole di questa nostra comunità che troppo spesso non è amministrata come farebbe il buon padre di famiglia.

Va notata la sconcertante mancanza di sensibilità di consiglieri ed ex assessori che, seppure coinvolti nelle inchieste in corso, non hanno sentito il dovere di uscire dall’aula in fase di votazione e il loro voto ha consentito che la mozione venisse respinta con nove voti favorevoli, nove contrari e sette astenuti.

Luisa Ciambella
Consigliere comunale per il gruppo Pd


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