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Civita Castellana - Francesco Fiocchetti sta recuperando tutti i documenti
Presto sarà censito tutto l'archivio storico
Viterbo - 5 giugno 2010 - ore 20,45

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Con un progetto dell'assessorato alla Cultura della Regione Lazio, iniziato nel 2007 e che si sta compiendo quest'anno, Civita Castellana avrà presto censito tutto l'archivio storico del Comune.

Il dottor Francesco Fochetti, che sta svolgendo il censimento, sta recuperando tutti i documenti storici del comune. Il fine del progetto è di catalogarli ed infine renderli disponibili a studenti e studiosi. Coordinato dalla dottoressa Giorgina Scardelletti dell'ufficio Archivi Storici, il censimento ha il coordinamento e supporto scientifico della Soprintendenza archivistica per il Lazio, attualmente diretta dal dottor Donato Tamblé.

A fronte di una situazione di grave degrado e abbandono dei fondi archivistici e storici del comune, l'amministrazione intende procedere al recupero della documentazione storica residua. Nel comune di Civita si è conservata, infatti, pochissima documentazione storica. Ma l'attività di rilevamento del censimento e la collaborazione di amministratori e dipendenti comunali, tra i quali anche il segretario generale dottoressa Sara Salimbene, stanno facendo emergere importantissimi reperti, la cui esistenza non era nota.

Ad esempio sono stati rivenuti documenti pontifici, palinsesti, lacerti di antichi codici medievali. Una curiosità assoluta è una raccolta risalente agli inizi del ventesimo secolo di materiale fotografico: lastre e diapositive su vetro relative a tecniche di coltivazione agraria, malattie delle piante e allevamento. Forse si tratta di documentazione didattica utilizzata dalle "Cattedre ambulanti di Agricoltura", che tanta importanza ebbero per lo sviluppo dell'agricoltura in Italia e che evidentemente fecero tappa anche a Civita.

"L'archivio storico comunale è la fonte primaria per ricostruire la storia della nostra città. Purtroppo quanto è emerso grazie al censimento è solo una piccola parte di quanto l'archivio conteneva - ha affermato il sindaco Gianluca Angellelli -. Facciamo appello alle persone che dovessero avere documentazione comunale a restituirla, o se dovessero conoscerne la localizzazione, a segnalarla all?amministrazione. Ci darebbero l'opportunità di mettere a disposizione degli studiosi il materiale necessario a ricostruire il nostro passato".

Da quanto emerso finora la maggior parte dei documenti riguardano il periodo dal 1400  al 1871. L'archivio dopo il 1871 è invece quasi del tutto assente. L'amministrazione intende, una volta concluso il censimento, collaborare per l'ordinamento e l'inventariazione dei fondi archivistici emersi al fine di renderli fruibili a studenti e studiosi. Si vuole inoltre razionalizzare la conservazione degli archivi correnti e di deposito, ponendo fine al degrado e alla conservazione casuale dei fondi archivistici.


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