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Viterbo - Centro diabetologico - Interviene Alvaro Ricci (Pd)
"Vogliamo sapere il vero motivo della chiusura"
Viterbo - 7 giugno 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo -
Alvaro Ricci
La sanità pubblica vive un momento particolarmente difficile e la difficoltà di coniugare livelli di assistenza adeguati agli standard europei e mondiali con le risorse economiche disponibili impongono decisioni coraggiose sulle quali la politica deve fare delle scelte.

Ciò vale ancor di più nella nostra Regione dove la necessità improrogabile di proseguire la strada già iniziata dalla precedente amministrazione ci porta quotidianamente a discutere di provvedimenti od ipotesi di ridimensionamenti ospedalieri che spesso finiscono per intaccare livelli minimi di assistenza .

E’ quello che sta accadendo in questi giorni con la pubblicizzazione del “piano di riordino” predisposto dalla giunta Polverini, piano che interessa pesantemente gli ospedali e tutta l’organizzazione della sanità pubblica provinciale.
Ma non è di questo che voglio parlare.

Infatti, è di questi giorni la notizia della volontà di chiudere, da parte della Regione, il Centro diabetologia della Asl di Viterbo, centro appena aperto con il compito di coordinare una rete di centri diabetologici localizzati in tutta la provincia per la prevenzione e cura della malattia diabetica e delle sue complicanze.

Vengono addotti improbabili motivi amministrativi tali da imporre la chiusura entro pochi giorni.

E’ bene chiarirlo subito: la ventilata chiusura del centro non ha nessuna relazione con il piano di riordino proposto dall’amministrazione regionale.
E’ una mazzata in più che cade sulla testa dei cittadini della provincia e della città di Viterbo che andrebbe a colpire una grossa fetta della popolazione affetta dalla malattia diabetica e dalle sue gravi complicanze.

Abbiamo capito che la chiusura del centro non determinerebbe alcun risparmio (essendo il centro costituito da tutti dipendenti Asl che non verrebbero certo licenziati) ma che verosimilmente il suo funzionamento apre problemi e conflitti con centri di diabetologia privati che fino ad ora hanno lavorato (ovviamente in regime convenzionato con rimborsi di circa quattro milioni di euro l’anno) in regime pressoché di monopolio.

Allora qual è il motivo della sua chiusura? Non è francamente del tutto chiaro.
Ma è chiara una cosa: il centro non va chiuso ma se possibile aiutato a completare la sua definitiva organizzazione a realizzare uno degli obiettivi di “salute” che la sanità pubblica non può rinunciare a mettere in piedi, la prevenzione e cura della malattia diabetica e delle sue complicanze.

Mi appello a tutte le forze politiche della città affinchè non se ne faccia una battaglia di campo ma si persegua un obiettivo comune nell’interesse generale della città di Viterbo e della nostra provincia

Colgo favorevolmente la presa di posizione del Presidente della Provincia Meroi sull'argomento, che è in sintonia con quanto auspicato da una intera popolazione, ed in particolare dal Presidente e dalla Segretaria dell'associazione giovani diabetici, rappresenterà alla Presidente Polverini la necessità di mantenere e di potenziare questo importante centro di riferimento per i problemi legati alla diabetologia.

Alvaro Ricci
Coordinatore Pd Viterbo


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