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Viterbo - La direzione provinciale del Pd interviene sulla riorganizzazione degli ospedali
Piano Polverini, una scure sulla sanità
Viterbo - 8 giugno 2010 - ore 10,45

Riceviamo e pubblichiamo -
Ieri pomeriggio si è riunita la direzione provinciale del Pd di Viterbo per esaminare il piano di riorganizzazione sanitaria presentato dalla Polverini.

E’ emerso un giudizio fortemente negativo sui provvedimenti previsti per la sanità viterbese. L’accorpamento nella cosiddetta Macro Area 4 della Asl di Viterbo con quella di Rieti, con il bacino a nord di Roma, con il Sant'Andrea, il San Filippo e il policlinico è un artificio per garantire il numero dei posti letto negli ospedali romani, tagliando quelli di provincia.

Attualmente gli ospedali del Viterbese, con una dotazione di posti letto pari a 2,2 per mille abitanti (al di sotto dello standard del 4 per mille definito dal Patto per la Salute) sono in forte sofferenza: le corsie della medicina di Belcolle sono piene di letti in appoggio sui corridoi.

Chiudere la Geriatria di Montefiascone significa aumentare il sovraffollamento. E’ altrettanto sciagurato pensare di disattivare la Day Surgery a Ronciglione, che svolge una preziosa funzione di filtro e permette di impegnare in attività chirurgiche di maggiore complessità le sale operatorie di Belcolle. Chiudere Ronciglione significa allungare ulteriormente i tempi di attesa per interventi chirurgici, costringendo i cittadini a ricorrere ad altre strutture sanitarie, spesso fuori regione, incrementando la spesa, piuttosto che ridurla.

I decreti della Polverini si abbatteranno come una scure sugli oltre 200 precari della sanità della Tuscia, mettendo sempre più a rischio l’ipotesi di stabilizzazione concertata a marzo con la giunta della Regione Lazio.
Solo due mesi fa, in campagna elettorale la Polverini garantiva di non aumentare le tasse, di migliorare la sanità laziale, di rispettare la dignità del malato.

Questo piano disattende gli impegni presi: le misure contenute nei decreti non rendono migliori le condizioni dei nostri ospedali, non migliorano la qualità delle cure per i cittadini della provincia di Viterbo.

E’ un piano redatto a tavolino che non rappresenta questi territori. Del resto anche la chiusura del centro diabetologico di Viterbo, decisa senza concertazione e senza verificarne l’impatto sui 16 mila pazienti diabetici è l’ulteriore espressione di una Regione lontana anni luce dai bisogni del viterbese.

La direzione provinciale del Partito democratico impegna i circoli territoriali e gli amministratori locali in una forte campagna di mobilitazione contro la manovra sanitaria della Polverini, dannosa e inefficace, per garantire il diritto alla salute e alla buona sanità, fortemente compromesso da provvedimenti che non rispondono a logiche razionali, ma a scelte politiche romano centriche.

Direzione provinciale del Pd


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