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Operazione Gullit - Blitz congiunto di finanza, carabinieri e polizia - Otto in manette
Anche una donna tra gli arrestati
Viterbo - 8 giugno 2010 - ore 12,55

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Carabinieri - Finanza - Polizia - 250 uomini impegnati - Sequestri per 2 milioni di euro - Fotocronaca delle forze dell'ordine in azione - Video
Megaoperazione antidroga Gullit, otto arresti
Viterbo - 8 giugno 2010 - ore 5,35
Operazione Gullit - Gli arrestati
Ana Roko
Andrea Lombardi
Klodian Shpata
Ismail Rebeshi
Elvis Kallazi
Gani Terzia
Gaetano Vitagliano
Gentian Xhani

Operazione Gullit - La conferenza stampa di questa mattina
Da sinistra: il comandante della guardia di finanza Paolo Occhipinti, il questore Gianfranco Urti, il comandante provinciale dei carabinieri Giorgio Dino Guida
Da destra: il colonnello Marco Bianchi, il capo della squadra mobile Fabio Zampaglione e il capitano Sergio Santon
Le slide che spiegano la ramificazione dell'organizzazione
C'è anche una donna tra gli arrestati dell'operazione Gullit.

Si tratta di Ana Roko, sorpresa dagli agenti della squadra mobile a gettare lo stupefacente dalla finestra di una casa in via Vico Squarano, a Viterbo.

E' lei l'ottava arrestata dell'operazione Gullit. Unica presenza femminile nel cartello dedito al traffico internazionale di droga, sgominato la notte scorsa nel blitz congiunto di carabinieri, guardia di finanza e questura.

La Roko è stata arrestata in flagranza di reato. Le altre sette persone, invece, sono finite in manette in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal sostituto procuratore Roberto Staffa, della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Roma, che ha coordinato le indagini.

Si tratta di Klodian Shpata, Andrea Lombardi, Gani Terzia, Gaetano Vitagliano, Elvis Kallazi, Gentian Xhani, Ismail Rebeshi e la Roko. Sono tutti albanesi, eccetto Lombardi, romano, e Vitagliano, napoletano.

Un'operazione mastodontica, la Gullit. Avviata nell'agosto 2008 separatamente dalle diverse forze dell'ordine e portata a termine grazie alla sinergia tra i vari comparti.

Gli arrestati avevano messo in piedi una banda specializzata nel traffico di cocaina.

Gli snodi centrali erano Roma, Viterbo e Livorno e il tutto veniva coordinato da un'attenta regia con basi in Albania e Belgio. Stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine, il cartello si affidava a Shpata e Lombardi per l'approvvigionamento di droga a livello internazionale.

Lo stupefacente, importato dalla Spagna, dal Belgio e dall'Albania, giungeva a Roma e, da qui, veniva "dirottato" nel Viterbese, per rifornire le piazze di spaccio del capoluogo e della provincia. Non a caso le prime indagini della Procura di Viterbo hanno interessato anche la frazione di Bagnaia e i comuni di Celleno, Soriano nel Cimino, Tarquinia, Tuscania e Vetralla. Alcuni dei membri dell'operazione, invece, spacciavano la coca a Campagnano di Roma e Livorno, rifornendosi nella Capitale.

A insospettire gli investigatori è stato soprattutto il tenore di vita agiato degli arrestati che facevano la bella vita, nonostante non lavorassero e fossero irregolari sul territorio nazionale.

Sono state circa 50 le perquisizioni eseguite nel blitz della notte scorsa tra Roma, Livorno e Viterbo. Dalle 3 del mattino fino alle prime luci dell'alba, polizia, carabinieri e fiamme gialle hanno battuto le strade del capoluogo e della provincia, con l'impiego di unità cinofile e aeree. 250 gli uomini impegnati nell'operazione, che hanno perquisito decine di abitazioni e sequestrato ingenti quantitativi di droga.

Tra appartamenti, auto di grossa cilindrata e conti correnti, si aggira intorno ai 2 milioni di euro il valore dei beni finiti nelle mani di polizia, carabinieri e finanza. Si tratterebbe, in particolare, di tre abitazioni, nel territorio di Roma e provincia, sei automobili e altri beni, ritenuti provento dell'attività di spaccio.

Un risultato brillante. Reso possibile dal contributo di ogni singolo comparto delle forze dell'ordine, che hanno messo in comune energie e competenze per uno stesso obiettivo: la lotta al crimine.


Carabinieri - Finanza - Polizia - 250 uomini impegnati - Sequestri per 2 milioni di euro - Fotocronaca delle forze dell'ordine in azione
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Viterbo - 8 giugno 2010 - ore 5,35


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