Riceviamo e pubblichiamo -
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Battista Martinelli
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Caro lavoratore, cara lavoratrice del pubblico impiego, del nostro ospedale, della scuola di nostra figlia, del nido di nostro nipote, della rassicurante caserma dei vigili del fuoco, dello sportello sociale, dell’ufficio che eroga la nostra pensione, dell’ispettorato che controlla la sicurezza sul lavoro, dell’anagrafe, della biblioteca, della mensa… abbiamo pensato che fosse giusto scrivere proprio a te questa nostra breve lettera:
vogliamo testimoniarti solidarietà, indignazione per il modo con il quale il governo colpisce i salari. Il vostro ministro Brunetta, vi chiama fannulloni, si inorgoglisce ai fischi dei lavoratori, ha una missione come quella della Gelmini, come Sacconi… quella di distruggere il lavoro pubblico e privatizzare i servizi.
La manovra di questi giorni sta in questo disegno; il blocco degli stipendi per quattro anni e la perdita del reddito che ne conseguirà anche sulla futura pensione: il sequestro del trattamento di fine rapporto per tre anni; il blocco del turn over; il licenziamento di migliaia di precari; il taglio secco alle risorse e degli enti locali con quello che comporta per gli uffici, i servizi, il lavoro… sono gli anelli di una catena che va rotta.
Noi, gli uomini e le donne dello Spi–Cgil, molti dei quali siamo stati vostri colleghi per 35-40 anni, vogliamo consegnarti un messaggio di vicinanza: siamo con voi, con le vostre lotte, con le vostre iniziative.
Per difendere la dignità del lavoro, privato e pubblico, per mantenere alta la solidarietà tra le diverse generazioni; per mandare a casa un governo che colpisce i diritti dei lavoratori.
Nessuno di questi pagherà un euro: tutto è sulle nostre spalle. E' ora di cambiare!
G.Battista Martinelli
Segretario generale
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