Infatti l'otto maggio, la Cartiera di Tuscania srl, attraverso il suo legale rappresentante si opponeva alla reintegra, presentando ricorso al collegio del tribunale di Viterbo.

Dopo l’udienza del 25 maggio 2010, letti gli atti e esaminata attentamente la documentazione, il collegio scioglieva la riserva confermando l’ordinanza di reintegra dell’otto aprile e condannava la Cartiera di Tuscania srl al pagamento delle spese processuali.

Il collegio del tribunale ha ritenuto legittimo il diritto allo sciopero, come diritto sancito dalla nostra costituzione e che il licenziamento a scopo ritorsivo è inefficace.

Questa ordinanza è una vittoria, non solo per lavoratori licenziati ingiustamente dalla Cartiera di Tuscania srl ; ma per tutto il mondo sindacale e del lavoro.

A breve l’azienda avrà un nuovo padrone, auspichiamo che si possa riprendere la produzione in tempi brevi, ciò significherebbe che i 37 lavoratori e le loro famiglie avrebbero finalmente un sostegno economico.

Ricordiamo che questi lavoratori dal mese di dicembre 2009 non percepiscono stipendi dalla società.

Questa vicenda finita bene, dal punto di vista dell’affermazione dei diritti dei lavoratori e del riconoscimento di un diritto sancito dalla costituzione, ci permette di affrontare il nuovo acquirente con tranquillità; ma senza abbassare la guardia.

Non vorremmo avere brutte sorprese durante le trattative.
Come sindacato il nostro obiettivo rimane quello di garantire tutti i livelli occupazionali della Cartiera di Tuscania.

Siccome che quel sito, è l’unico sito industriale della città di Tuscania, facciamo appello all’amministrazione comunale affinchè sia garante del reimpiego nella nuova società di tutto il personale occupato dalla Cartiera.

Vorremmo che il nostro obiettivo sia convergente con quello dell’amministrazione; cioè avviare l’attività nel pieno rispetto delle regole e dare tranquillità a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, garantendo loro un lavoro dignitoso.

Miranda Perinelli Cgil
Fortunato Mannino Cisl