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Fabrica di Roma - Federico Chiovelli (Idv) chiede al sindaco una migliore organizzazione delle procedure
La raccolta differenziata non si improvvisa
Viterbo - 11 maggio 2010 - ore 11,15

Riceviamo e pubblichiamo - Il 17 maggio a Fabrica di Roma partirà la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta e già si parla di un clamoroso flop.

Ad oggi, il 40% dei cittadini non ha ancora ritirato il kit per la separazione del conferimento e chi lo ha ritirato è ancora confuso su come deve comportarsi, su come effettuare correttamente la suddivisione dei rifiuti, sulle modalità e luogo di consegna dei bidoncini.

In altri comuni, proprio perché un tale cambiamento è difficile da far digerire (poiché richiede una puntuale partecipazione della cittadinanza per un buon esito finale), sono stati organizzati incontri e docenze specifiche per far capire l’importanza di una raccolta differenziata ben fatta.

Ebbene, è cosa di pubblico dominio che a Fabrica di Roma questo non si è assolutamente verificato. E’ stata fatta solo una riunione, a cui erano presenti un centinaio di cittadini, in cui il sindaco ha detto che la raccolta differenziata “va fatta perché ormai il comune paga troppo per lo smaltimento in discarica".

Nella medesima occasione l’assessore alle politiche sociali, alle domande di alcuni cittadini, ha risposto che “come viene fatta altrove”, questa raccolta verrà fatta anche a Fabrica. Punto.

Ora, il rischio, nella migliore delle ipotesi, di una grottesca dispersione di risorse è quasi certezza: la raccolta differenziata porta a porta richiede una progettazione puntuale, una cultura collettiva larga e radicata. Sarebbe stato molto più logico pianificare un calendario di avvicinamento ad un tale appuntamento di svolta per il comune.

Proprio perché convinto della necessità che le istituzioni coinvolgano le cittadinanze non solo per meri fini elettorali, due anni fa scrissi al sindaco Palmegiani per chiedere (mentre questi si proclamava favorevole ad un inceneritore a Fabrica di Roma) di cambiare rotta e pensare al futuro del nostro territorio. Chiaramente, oltre a non aver ricevuto risposta, da allora nulla è cambiato. Solo una politica misera in cui i cittadini non trovano risposte e in cui non vengono coinvolti.

Come se non bastasse, si percorre la rischiosa strada di fare della raccolta dei rifiuti uno strumento di propaganda politica, tentando di accreditarsi agli occhi della gente come portatori di chissà che innovazione (da decenni consuetudine in Europa e in buon parte del nord Italia) correndo il pericolo (forse non ben calcolato) di un clamoroso autogol, sia in termini politici sia economici.

Caro sindaco, come lei ben saprà la politica non è improvvisazione, ma è programmazione. Questo vale anche per le buone idee. Non basta la volontà, vera o presunta, di cambiamento.

Questo che l’Idv lancia è un monito valido in ogni contesto locale: se ancora non avete capito perché il mondo sta andando in una certa direzione e siete rimasti affezionati all’idea malsana degli inceneritori, allora forse è meglio che apriate gli occhi ed iniziate a guardare un po’ oltre il vostro orticello.

Federico Chiovelli
Direttivo Provinciale – Idv Fabrica di Roma


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