La mostra, dal significativo titolo “Inri”, raccoglie un ciclo di opere incentrate sulla figura di Cristo, realizzate in resina e pigmenti, una tecnica inconsueta quanto distintiva.

Il vescovo ha avuto parole di elogio per Madaudo e, nel suo intervento, ha ricordato come la Curia intenda valorizzare sempre più il salone dedicato ad Alessandro IV.

La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria Magicarte, rimarrà aperta tutti i giorni fino al 17 maggio dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. In questi primi giorni di apertura non pochi sono stati i visitatori che hanno ammirato le opere di Madaudo.

L’artista palermitano, che da anni ormai vive nella Tuscia, è alla sua prima personale nella Città dei Papi. Premiato a 25 anni come miglior illustratore italiano, i suoi libri sono stati pubblicati, tra gli altri, da Mondadori, Garzanti, Rizzoli. All’attività di pittore, Madaudo alterna quella dell’illustratore e in questa veste ha collaborato con l’Espresso e disegnato tavole per Corto Maltese.

Un’opera multimediale, “Great 20th Century Artists” (opera multimedia Milano 1993) lo inserisce in un museo virtuale dedicato ai più importanti artisti del ventesimo secolo di tutto il mondo. Negli anni Novanta, Giorgio Soavi acquista diversi suoi quadri per la collezione Olivetti. Al suo attivo mostre e collezioni in Italia, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Giappone, Repubblica Ceca.