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Viterbo - L'Idv commenta il discorso di insediamento in Provincia
"Meroi e l’insostenibile pesantezza dell’essere presidente"
Viterbo - 11 maggio 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo
- In una atmosfera pressoché surreale l’elefante ha partorito il topolino: la giunta Meroi ha tagliato ufficialmente il nastro ed è pronta a dimostrare ai viterbesi (tutti) di essere in grado di governare.

Il discorso di insediamento (avvenuto dopo una apoteosi di rimandi, attese, scaramucce e volemose bene) ha lasciato spazio a qualche speranza di costrutto, quasi si sia potuto intravedere tra le righe di una squadra a dir poco sbilanciata al centro (con tutto ciò che ne consegue in termini politici) un bagliore di effettivo programma di governo. In realtà, gran parte del discorso del neo Presidente si è incentrato sul giustificare le alchimie che hanno condotto lo stesso Meroi a dove compiere il percorso ad ostacoli ormai noto a tutti.

Ma concentriamoci sui fatti rilevanti per tutti i cittadini. Qualcosa è stato detto.
L’impegno a non voler nemmeno discutere del nucleare a Montalto è parso da una parte confortante e, dall’altro, un elemento di merito circoscritto, cioè di convenienza puramente politica. Per la serie - come sottolineato dal consigliere Bengasi Battisti - “il nucleare ci piace, ma non a casa nostra”. Troppo facile, cari signori!

Il nucleare era è e sarà non solo un ridicolo espediente speculativo per pochi. Un assurdo economico e (cosa ben più grave) ambientale. Questo, oltretutto, tralasciando un aspetto: il popolo italiano non vuole il nucleare dal 1987. Eppure sarà necessario un nuovo referendum (per il quale l’Italia dei Valori sta raccogliendo firme in tutte le piazze d’Italia) per riaffermare un diritto lampante a che si rispettino i voleri popolari. No al nucleare e basta. Ovunque sul territorio nazionale!

Questo aspetto ci fornisce lo spunto per una osservazione di merito: su temi come ambiente, occupazione, mobilità e strategie di sviluppo saremo estremamente propositivi e categorici. I viterbesi devono non solo sapere quali politiche questo governo provinciale sarà in grado di mettere in campo, ma verranno tenuti costantemente aggiornati circa le proposte che l’Idv porterà per rilanciare ogni ambito di interesse socio-economico della Tuscia. Le parole sul polo ceramico di Civita Castellana, ad esempio, sono sembrate molto vaghe. Forse, lo speriamo per i diretti interessati, in ragione di un discorso generale.

Un aspetto che ci ha favorevolmente colpito, d’altro canto, è stata la poca attenzione posta sulla ipotesi aeroportuale di Viterbo; quasi sia ormai data per scontata (grazie al cielo ed anche alle tante lotte portate avanti in nome del buonsenso e della verità!) la irrealizzabilità dello scalo. Il neo Presidente ne ha appena accennato in riferimento alla questione infrastrutturale. Il tono era chiaramente di chi è a metà del guado, in vista della exit strategy per non dover presto dire ai viterbesi: “ok, abbiamo scherzato, in realtà l’aeroporto di Viterbo non ci sarà”, ma (forse!) le infrastrutture sì. Forse. Magari. Se...boh..? Già, perché ad oggi la Tuscia non solo non vola (grazie al cielo) ma nemmeno sa se potrà muoversi con maggiore criterio e rispetto per i pendolari e tutti i contribuenti. Chi vivrà vedrà.

A seguire, solo poche parole per l’ambito agro-alimentare. Per l’IDV il binomio terra/turismo è snodo fondamentale per la provincia, non solo per una questione squisitamente storica, bensì per una giusta esaltazione dei prodotti tipici, che restano un volano occupazionale rilevante, come il turismo eno-gastronomico, la tutela del paesaggio (in particolare dei nostri laghi) e la convivenza delle colture con le energie rinnovabili più adeguate al singolo caso: esiste nella buona gestione delle aree un potenziale di lavoro rilevante. Saranno anche questi temi che porteremo con grande forza all’attenzione del Presidente Meroi e della sua giunta.

Poco o niente c’è parso di sentire per quel che attiene il patrimonio culturale della Tuscia. L’impressione è che non ci sia molta attenzione su tematiche di poco effetto mediatico: ma la giusta esaltazione del corredo museale della provincia, la valorizzazione dell’arte e dell’architettura del viterbese è per l’Idv altro argomento sul quale riflettere con estrema attenzione. La cultura è una risorsa da esaltare!

In merito alla questione dello stato dell’arte e del da farsi per l’edilizia scolastica ci auguriamo che la giunta Meroi cerchi di non seguire le pessime impostazioni derivanti dalla politica nazionale, incline a mortificare la scuola pubblica, dentro e fuori, nella forma e nella sostanza. L’Idv vigilerà perché vengano attivati tutti i provvedimenti utili per qualificare e riqualificare il deprimente stato dell’arte di numerose realtà provinciali.

Convinti che nell’interesse dei viterbesi si debba tutti lavorare per un reale progresso “sostenibile”, buon lavoro al neo Presidente e ai neo assessori.

Giuseppe Anelli
Coordinatore Idv Viterbo


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