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San Lorenzo Nuovo - Il libro di Maria Vittoria Strappafelci
Presentato "Il digiuno dell'anima"
Viterbo - 11 maggio 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo
- Tra gli eventi programmati dall’ Amministrazione Comunale ha sicuramente avuto grande rilevanza l’appuntamento di domenica 9 maggio, dove, presso la Sala Consigliare alla presenza di un folto pubblico, è stato presentato il primo libro di Maria Vittoria Strappafelci “Il digiuno dell’anima” – Una storia di anoressia, edito dal Gruppo Albatros Il Filo, per il quale era presente Daniela Miscetti che ha rimarcato come questa casa editrice stia da tempo sostenendo il lavoro di nuovi, emergenti autori, ed in particolar modo quando esso è improntato ad affrontare in modo serio e concreto le tematiche sociali.

Un racconto autobiografico che, come la stessa autrice ha spiegato, inizialmente è nato come un passaggio all’interno della terapia seguita per uscire da quel tunnel dell’anoressia che l’ha tenuta prigioniera per diciannove lunghissimi anni, un lavoro dal quale è scaturito un diario intimo che oggi ritiene possa rappresentare un importante monito per tutte quelle ragazze e quei ragazzi che, abbandonando i veri valori della vita per seguire mode e modelli, sicuramente troppo enfatizzati dai mezzi d’informazione, rischiano di cadere nel baratro dal quale lei è uscita.

Una testimonianza che in qualche passaggio può risultare anche troppo cruda, ma che rispecchia la vera realtà di questa malattia che subdolamente ruba il corpo e l’anima di chi la trova sul cammino della propria esistenza.

L’incontro è stato aperto dal sindaco di San Lorenzo Nuovo, Anna Maria Zannoni che ha evidenziato due aspetti fondamentali dell’evento, in primo luogo il coraggio di Maria Vittoria Strappafelci che, con questa opera, ha dato alla comunità una grande lezione di vita, ed inoltre ha evidenziato come una comunità spesso si trova impotente ed impreparata ad affrontare emergenze sociali, non solo legate all’anoressia ed alla bulimia, delle quali, a volte, si prende coscienza quando è troppo tardi.

Sulla stessa linea anche l’intervento di Silvia Breccola, assessore comunale alle politiche sociali, che ha rilevato la necessità della partecipazione a quel volontariato sociale che, al di là dei programmi che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti, non può certamente essere imposta.

Cosa in realtà sia quella “perfida vipera”, il nome con cui la protagonista di questa storia di vita, raccontata in prima persona, chiama l’anoressia, è stato spiegato dalle psicologhe presenti, le dottoresse Alessia Mazzetti e Valeria Fratangeli che, ripercorrendo le tappe degli studi fin qui condotti su questa che viene definita la malattia del secolo, hanno fornito utili indicazioni alle famiglie ed agli educatori in generale che quotidianamente si trovano a contatto con ragezze e ragazzi più o meno giovani.

La forza, il coraggio e soprattutto la ritrovata serenità con la quale l’autrice, a conclusione dell’incontro, ha risposto alle domande del pubblico, ripercorrendo, tra una più o meno velata commozione generale, quei momenti di tragica realtà superati, come da lei più volte affermato, grazie alla sua forte fede cristiana ed alla competenza di chi, oltre che con professionalità, l’ha curata offrendole un forte e sincero legame di amicizia, sono la chiara testimonianza che, con gli aiuti appropriati, questa “perfida vipera” si può sconfiggere e l’anima può tornare a nutrirsi di nuovo delle grandi e piccole gioie che la vita offre, giorno dopo giorno.


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