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Viterbo - Interviene il cosngiliere del Pd Guancini
E le frazioni rimangono in mutande...
Viterbo - 11 maggio 2010 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo
- Dopo il danno relativo alla bocciatura della mozione per reinvestire nel territorio i beni alienati nelle ex circoscrizioni periferiche, arriva la beffa con la bocciatura dell’emendamento che prevedeva uno stanziamento di 200.000 euro per le frazioni.

Si riporta di seguito l’intervento del consigliere comunale del Pd Francesco Guancini

Vorrei fare una premessa citando alcuni dati riportati nell’ultimo censimento :

Viterbo città: abitanti 48500 circa – Frazioni abitanti 13300 circa – pari al 27%

Viterbo città: territorio ha.40650 circa – Frazioni territorio ha.27500 circa – pari al 48%

Alla luce di questi dati le frazioni (ex comuni di Bagnaia – S:Martino al Cimino – Grotte S. Stefano – Roccalvecce/S.Angelo) debbono avere più considerazione.
Io non penso che gli investimenti che vengono effettuati nel capoluogo debbano essere proporzionali a quelli delle frazioni che matematicamente dovrebbero avere il 30%, ma non sono assolutamente d’accordo con questa maggioranza che finanzia per le frazioni soltanto le briciole.

Un esempio : a seguito di una nota dell’assessore Arena nella quale si evidenziavano i lavori di rifacimento di strade e piazze nella città capoluogo per un importo di circa 4.000.000 euro, interrogavo in Consiglio Comunale l’assessore chiedendo come mai nella elencazione di vie e piazze su cui intervenire non erano presenti le frazioni periferiche; mi si rispondeva che per le frazioni si sarebbe provveduto in corso d’opera : ebbene io sono convinto che nemmeno il 5% dell’investimento totale pari ad 200.000 euro saranno spesi per le frazioni – una elemosina !!

A due anni dal suo insediamento questa Amministrazione ha scarsamente provveduto al fabbisogno reale delle ex frazioni che vivono in uno stato di quasi abbandono.

La mozione presentata dal Pd per reinvestire nel territorio i beni alienati è stata bocciata. L’Assessorato al Decentramento è in stato di smantellamento : è costituito da un solo funzionario amministrativo e da un solo tecnico che attualmente si occupa soltanto del Cimitero e tra due mesi sarà in pensione.

Le delegazioni, malgrado l’impegno dei delegati del Sindaco, non funzionano per mancanza di personale e di mezzi.

I 200.000 euro richiesti con l’emendamento sono gli stessi stanziati dall ’Amministrazione Gabbianelli nel 2006 alle circoscrizioni periferiche, dopo aver sentito i Presidenti di Circoscrizione e dopo essersi resa conto del fabbisogno occorrente per la manutenzione ordinaria.

Perdiamo, ancora una volta, l’occasione per dare ai cittadini delle frazioni la possibilità di vivere nei loro territori con più decoro e dignità.

La risposta del Sindaco : penseremo alle frazioni con stanziamenti appropriati nel prossimo assestamento di bilancio. L’ennesimo rinvio – sine die – alle calende greche trovava incredibilmente d’accordo i delegati del Sindaco di S. Martino al Cimino e di Grotte S. Stefano, che si dichiaravano soddisfatti della risposta del Sindaco sostenendo di essere fiduciosi delle promesse dell’Amministrazione.

Gli interventi di Ricci e Tofani a sostegno della mozione, in considerazione che nel bilancio ci sono ancora circa 2.000.000 di euro da destinare e che pertanto sarebbe stato facile finanziare le frazioni, non inteneriva l’esecutivo che liquidava l’argomento bocciandolo.

Ancora una volta le frazioni pagano dazio ed i delegati del Sindaco, pur animati da buona volontà, non riescono ad imporsi nella loro maggioranza, affinché siano tutelati i loro territori.

Francesco Guancini
Consigliere Pd


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