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Civita Castellana - Rivoluzione in arrivo per tutelare il manto stradale della città
Chi rompe le strade le ripaga
Viterbo - 12 maggio 2010 - ore 19,15

- L’asfalto delle strade è sempre più un cruccio per le amministrazioni comunali, specie in tempi di piogge torrenziali. Niente di peggio però, per un comune, che vedere scavi aperti su una strada che si è asfaltata pochi mesi prima: in pratica risorse andate in fumo. Niente di tutto ciò però accadrà più a Civita Castellana, quando il consiglio comunale approverà il nuovo regolamento per gli scavi già passato in commissione.

Chi romperà le strade, i marciapiedi o quant’altro sul suolo pubblico per realizzare scavi, dovrà ripagare i danni che arrecherà alla cosa pubblica. Come fare nella pratica per imporre il risarcimento del danno? Il richiedente dovrà versare una cauzione al comune per ottenere l’autorizzazione allo scavo. La cauzione sarà restituita solo quando il comune avrà verificato che il manto stradale è stato ripristinato in modo ottimale.

In pratica si potrà scavare sulla strade comunali solo a patto di restituirle intatte alla comunità. “E’ un provvedimento che guarda in primo luogo alle esigenze di tutti i cittadini, che hanno diritto a vedere salvaguardate le proprie strade e i propri marciapiedi – ha spiegato Gianluca Cerri, assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica che ha ideato il regolamento- Questo provvedimento tutela il suolo pubblico come un bene collettivo, anche perché per mantenerlo si spendono i soldi di tutti.

Chiunque avrà necessità di romperlo, dovrà assicurarne il ripristino ottimale, altrimenti dovrà pagare il comune che lo  farà per lui.” Ma il regolamento per gli scavi non esaurisce qui le novità: non si potrà rompere una strada appena asfaltata, almeno per due anni, a meno che non ci sia un’urgenza improvvisa e improrogabile. Ma allo stesso tempo il comune comunicherà in anticipo quando sarà rifatto il manto di una certa via.

Allora sì che sarà il momento giusto per intervenire con i propri scavi: in quel caso l’asfaltatura sarà totalmente a carico dell’amministrazione. E ancora: lo scavo avrà un primo ripristino,  provvisorio, da eseguire antro cinque giorni dalla chiusura del lavoro,  e che durerà quattro mesi. Dopodiché ci sarà il ripristino definitivo, e chi ha fatto lo scavo ne sarà responsabile per un anno e dovrà intervenire ogni volta che si dovesse affossare o rompere di nuovo.

Il regolamento sugli scavi funge in pratica da garanzia per il comune: chi causa un danno alla collettività sarà costretto a ripagarlo e ad occuparsene per un lungo tempo. Insomma le regole della convivenza civile stanno per invadere la gestione della cosa pubblica con il nuovo regolamento sugli scavi che il consiglio comunale esaminerà a breve.


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