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Viterbo - Ieri la prima seduta di consiglio regionale - Parroncini all'attacco
La Polverini ha già dimenticato aeroporto e nucleare
Viterbo - 13 maggio 2010 - ore 11,45

Giuseppe Parroncini, consigliere regionale
Renata Polverini, presidente della Regione Lazio
- “Se il buongiorno si vede dal mattino, con la prima seduta del consiglio regionale il presidente Renata Polverini si è mangiata in un boccone solo tutte le promesse elettorali”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Parroncini, dopo il discorso di insediamento del neo governatore del Lazio.

“Il suo discorso – dice Parroncini – è stato pieno di lacune, anche alla luce degli impegni presi con gli elettori. I temi più importanti per lo sviluppo sono stati infatti solo appena accennati quando la Polverini ha parlato di una legge per coinvolgere i cittadini sulle opere di interesse strategico: cosa significa? Non ha detto invece nulla sulle infrastrutture, completamente ignorate. Non si è occupata neanche di quelle fondamentali per le province, come Viterbo, che stanno andando avanti e che magari sono state riprese dopo decenni. E’ il caso del corridoio tirrenico e della trasversale Orte-Civitavecchia”.

Per quanto riguarda la Tuscia, inoltre, all’appello manca anche l’aeroporto. “Il sistema aeroportuale – continua Parroncini – non è stato nemmeno citato. Soprattutto per il Viterbese la situazione è sempre più preoccupante, in quanto sembra si stia pensando a una quarta pista nello scalo di Fiumicino, mentre è in costruzione la terza. Se questo dovesse essere confermato, se Adr continuasse a investire lì, quando lo farà a Viterbo? La politica deve essere sveglia e attenta su queste cose. Altra grande lacuna sul nucleare, evidentemente subito uscito dai pensieri del governatore, ma non da quelli della popolazione”.

Il pericolo è di tornare a una Regione Lazio romanocentrica. “I temi cruciali per la crescita delle province – conclude Parroncini – insomma sono già nel dimenticatoio. E lo dimostra anche il fatto che due assessori su tre non romani sono nel mirino dei giochi di potere nella coalizione di centrodestra.

In ballo c’è già un rimpasto, il più veloce della storia. Infine un altro passo falso che però fa riflettere: ieri il sindaco di Roma Gianni Alemanno era alla Pisana e il consigliere anziano che presiedeva l’aula, Fazzone, ha chiesto di fargli fare un saluto. La cosa non è andata in porto, ma la situazione è stata veramente comica e grottesca: il consiglio regionale non è una dependance del Campidoglio”.


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