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Viterbo - Lettere - Interviene Paolo Cappelli
Valle Faul, meglio le scale mobili
Viterbo - 13 maggio 2010 - ore 2,30

Piazza San Lorenzo
Riceviamo e pubblichiamo - Caro direttore,
leggo sul suo giornale annunci di una imminente struttura nella valle Faul che agevolerà il collegamento tra la città ed il parcheggio.

Vorrei girare a voi tutti alcune mie riflessioni su l'opera così fatta, premettendo che sono favorevole ad una struttura che connetta il centro "pedonale" con parcheggi e servizi.

Negli articoli che ho letto vedo scritto a chiare lettere "ascensore", siamo sicuri che sia una tecnologia valida? Faremo la fila? quanti ne vengono installati? quanta portata hanno? riusciranno ad agevolare la risalita o sarà il solito buco nell'acqua? e poi... di tutto ciò stato fatto uno studio di fattibilità dove si prendono in esame altre soluzionisulle soluzioni oppure si è scelto di progettare la soluzione più economica e probabilmente più inefficace?

Questa riflessione nasce perchè oggi giorno, per superare dislivelli, vengono utilizzate altre tecnologie tipo le scale mobili.

Queste, a differenza dell'ascensore, consentirebbero uno spostamento continuo e non ciclico, in caso di guasto possono sempre mantenere sempre la funzione di scala e quindi non offrire un disservizio, e non sarebbero una scatola chiusa che avrebbe orari di funzionamento per via del pericolo!

La mia paura (certezza) è che l'ascensore, costruito un un punto studiato per "spendere" meno, sia il possimo spreco di soldi, con la beffa di aver perso ancora una volta l'occasione di riconnettere parti di città con il cittadino/turista/commercio.

Per quanto riguarda il collegamento con il quartiere S. Pellegrino, penso che è possibile arrivare ad un buon risultato solamente con scale mobili dirette a piazza S. Lorenzo (duomo), sfruttando una linea di confine tra 2 proprietà.

Questo percorso oltre che ad essere direttamente collegato con i parcheggi, consentirebbe la nascita di nuovi percorsi pedonali obbligati che partirebbero dalla piazza e si distribuirebbero all'interno del quartiere mediovale, stimolando la nascita di nuove attività che rivitalizzerebbero e migliorerebbero l'aspetto desolante del quartiere vivo solo in occasioni di festa.

Questa credo sia la scommessa più efficace che il comune dovrebbe intraprendere per poter rivitalizzare una parte della città.

Per quanto riguarda poi il tema "parcheggi nel centro", volevo sottolineare che mi resta difficile... anzi impossibile pensare ad un futuro roseo del centro se i posti auto sono limitati a qualche migliaio con la situazione che da tempo è collassata. 

L'amministrazione precedente avrebbe dovuto individuare tutte le aree libere intorno alla cinta muraria e dopo averle vincolate avrebbe dovuto destinarle a parcheggio! Spero lo faccia in questi anni il sindaco Marini, perchè vedere soffocare una città come viterbo, imprigionata dal traffico, è triste.

Ogni volta che passo tra Porta San Pietro e Porta del Carmine vedo un'area vasta che avrebbe consentito un parcheggio a più piani, che lentamente diventerà l'ennesimo lotto che conterrà palazzine, sottraendo possibilità e servizi a tutti i cittadini, compresi quelli della cittadella della salute/del catasto/della questura/della stazione/del centro commerciale.

E' ora di pianificare!

Pianificare non vuol dire fare uno spiazzo per le macchine, oppure l'ascensore, pianificare vuol dire prevedere chiaramente serie di strutture legate tra loro che concorrano ad un risultato comune!

Paolo Cappelli


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