:::::
   
Logo TusciaWeb Tutto low cost
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Roma Nord | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | Corriere2000|
Tutto viaggi


Lago di Vico - Il deputato dell'Udc Rao interroga il governo sulla situazione delle acque
"Fare il bagno è rischioso"
Viterbo - 13 maggio 2010 - ore 16,30

Il lago di Vico
- "Fare il bagno nel lago di Vico resta un rischio. Dal ministero dell'Ambiente ci saremmo aspettati risposte più limpide sul livello di inquinamento del lago e sui pericoli per la salute delle persone che vivono nella zona.

Cosa significa che non esiste un pericolo reale per i frequentatori saltuari? Che significa saltuari?

E per i frequentatori abituali, allora, che pericolo c'è?

Inoltre il Governo, nella sua risposta, ha sottolineato l'inopportunità di immergersi in acqua quando 'fioriscono le alghe' e quando vengono 'utilizzati fitofarmaci nelle colture intensive circostanti di nocciolo e castagno' è una contraddizione, che peraltro apre scenari inquietanti sull'effettivo rispetto della normativa sulla tutela dell'ambiente".

Lo dichiara il deputato dell'Unione di Centro Roberto Rao, che in proposito aveva presentato assieme al capogruppo Udc in Commissione Ambiente della Camera, Mauro Libè, un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente sullo stato di salute del Lago di Vico e sui pericoli per i residenti e per l'ecosistema della zona.


La risposta del governo all'interrogazione di Rao

In relazione all'interrogazione a risposta immediata presentata dagli onorevoli Libè e Rao, concernente la presenza di inquinanti nel lago di Vico, si rappresenta quanto segue.

Le problematiche concernenti il Lago di Vico sono da tempo all'attenzione del Ministero dell'ambiente che, con diverse note, ha richiesto agli Enti locali e all'ARPA Lazio di fornire dettagliate notizie sulle condizioni ambientali e sanitarie del lago e dei territori ad esso prospicienti.

Nelle acque del Lago di Vico, utilizzate prevalentemente per l'approvvigionamento idropotabile dei Comuni di Caprarola e Ronciglione, a seguito di diverse segnalazioni, è stata rilevata dall'ASL di Viterbo e dall'ARPA Lazio, la presenza di alghe potenzialmente tossiche, appartenenti al genere delle Planktothrix Rubescens, comunemente denominata alga rossa, e sono stati riscontrati elevati valori di arsenico, sostanze tossiche e cancerogene.

A seguito di tali problematiche, nel corso del primo trimestre del 2008, è stato attivato un tavolo tecnico dalla Provincia di Viterbo per le attività di controllo al degrado delle acque del Lago di Vico; nella stessa sede è stato promosso e avviato un progetto di monitoraggio del bacino lacustre, che si è protratto per tutto il 2009 e per i primi mesi del 2010.

In relazione alle caratteristiche delle acque, si rileva che la campagna di monitoraggio conferma la presenza fioriture algali di Planktothrix rubescens, così come rilevato dalle analisi effettuate su campioni prelevati in tempi e punti diversi.

Il costante controllo, attuato oltre che dall'Arpa, anche dall'ISS e dall'Università della Tuscia, ha determinato verifiche sui parametri chimico fisici delle acque sia in superficie che in profondità e sui sedimenti. Infatti, nel punto di massima profondità sono stati rilevati superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) per i parametri cadmio, nichel ed arsenico, superamenti confermati anche in data 1o aprile 2010 a seguito di ulteriori campionamenti di sedimento effettuati in punti differenti.

La Provincia di Viterbo, con riferimento ai dati ambientali e di qualità raccolti a seguito delle attività svolte fino ad ora, ha precisato quanto segue.

La cospicua presenza di arsenico nelle acque e nei sedimenti è da considerare componente naturale delle rocce vulcaniche che contraddistinguono il Lago di Vico, ma devono considerarsi anche altre cause, quali le attività agricole intensive, poiché l'arsenico è ampiamente utilizzato come composto legante di numerosi erbicidi, pesticidi e insetticidi e le attività del Centro di Produzione di Ordigni Bellici N.B.C di Santa Lucia (Comune di Ronciglione) del Ministero della Difesa.

Con riferimento alla potabilità delle acque, sono stati investiti del problema, i Sindaci dei Comuni di Caprarola e Ronciglione, in quanto gestori del servizio, la ASL di Viterbo, l'ARPA Lazio e la società TALETE S.p.A., società interamente pubblica partecipata da Enti Locali (Comuni e Provincia), per la gestione dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.

In relazione al parametro arsenico, l'ASL di Viterbo ha fatto presente che i valori riscontrati, a seguito di prelievi effettuati presso le fontane pubbliche e le stazioni di filtraggio negli ultimi tre anni, non rappresentano un rischio sanitario per la popolazione interessata. Non è mai stato superato, infatti, il valore di 50 ug/l, fissato dalla Regione Lazio in deroga a quanto disposto dal decreto legislativo n. 31 del 2001 (in tema di qualità delle acque destinate al consumo umano), limite massimo che indica un valore non pericoloso per la salute umana.

Quanto alle tossine algali, ad oggi, i controlli evidenziano livelli di tossine presenti nei campioni di acqua potabile inferiori ai limiti stabiliti per legge. In relazione alla problematica evidenziata dall'interrogazione è stato disposto un potenziamento degli impianti di potabilizzazione e la società TALETE S.p.A., coordinata dalla Provincia di Viterbo, in collaborazione con i Comuni, sta effettuando la revisione degli impianti.

Occorre aggiungere, sempre in relazione alla presenza di alghe tossiche, che allo stato attuale non si evidenzia un reale pericolo per i frequentatori saltuari del Lago di Vico, così come confermato dai dati sulla balneabilità dell'ARPA Lazio, la quale ha prescritto l'inopportunità di immergersi in acqua in periodi di fioritura algale, solitamente il periodo invernale, e in periodi di utilizzo di fitofarmaci nelle colture intensive di nocciolo e castagno.

Da quanto sopra, emerge che la Regione Lazio, la Provincia di Viterbo, i Comuni interessati e gli organismi tecnici competenti (ARPA Lazio, ASL di Viterbo, Istituto Superiore di Sanità) stanno continuando con le attività di monitoraggio e studio, per verificare costantemente la qualità delle acque del Lago di Vico e predisponendo tutti gli interventi necessari per preservarne l'equilibrio ecologico, anche a tutela della salute pubblica.

In particolare, si sottolinea che l'Assessorato Ambiente della Provincia di Viterbo ha avviato una ricognizione dei sistemi di scarico dei liquami presenti sul lago, al fine di stabilire la loro conformità con le normative vigenti in materia.
Il Ministero dell'ambiente, nel mettere in rilievo le attività poste in essere dalle autorità pubbliche competenti, esprime il proprio impegno a fornire il supporto necessario, sia in relazione alle azioni di monitoraggio, sia con riferimento agli interventi opportuni per ridurre le criticità riscontrate, al fine di raggiungere il pieno risanamento delle acque del lago di Vico.


Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi