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Viterbo - Simonetta Badini tira le orecchie a Comune e Provincia
"Serve una donna in giunta"
Viterbo - 13 maggio 2010 - ore 17,00

Simonetta Badini
Riceviamo e pubblichiamo - Ora che l’amministrazione provinciale ha trovato i propri equilibri e, auspichiamo, anche gli assetti più consoni per avviare un’azione pregnante nella soluzione degli annosi problemi che affliggono il nostro territorio, l’armonia definitiva deve essere ricercata al Comune di Viterbo.

Il rimpasto, ormai da tempo annunciato, dovrebbe, così, ridare stimolo e fiducia alla nostra comunità.

Viterbo ha sempre rivendicato, senza mai averlo effettivamente raggiunto, un ruolo primario quale città d’arte e di cultura; ha sempre ambito a divenire polo turistico e termale di consistenza  e rilevanza nazionali, ma purtroppo non è mai riuscita a concretizzare tali intenti; ha sempre tentato di avocare a sé il diritto di uscire dall’isolamento, attraverso l’implementazione di reti infrastrutturali viarie e ferroviarie efficienti e in linea con il divenire dei tempi, senza sortire risultati apprezzabili.

In questo contesto, il futuro dei nostri giovani è difficile da immaginare. Molti di essi saranno e sono già costretti a emigrare altrove, al fine di trovare possibilità di affermazione e di mobilità sociale, così come resta molto marginale ed emarginato il ruolo della donna nei nostri territori.

Ancorché  si vantino professionalità e competenze femminili di tutto riguardo, non si palesano consistenze significative nell’assunzione di posizioni emergenti e di vertice. In ambito politico-amministrativo, ad esempio, serve maggior considerazione e integrazione delle donne e la nuova configurazione comunale ha il dovere di considerare tale aspetto tra le priorità, al fine di conferire più equità e democrazia alla propria compagine strutturale.

Lanciando uno sguardo riflessivo alla condizione di disequilibrio creatasi in seno alla giunta regionale del Lazio che, per mancanza di adeguata presenza “rosa”, sta provvedendo alla revisione della giunta stessa, occorre agire con etica preventiva, tenendo nella dovuta considerazione la necessità ineludibile di inserire nei prossimi assetti esecutivi del Comune di Viterbo, assunto che ciò non si è precedentemente delineato nella giunta provinciale, entità femminili, al fine di restituire maggior espressività alla parità di genere.

Credo che in consiglio comunale siano presenti donne capaci di rivestire incarichi di governo e credo, altresì, vi siano, nell’ambito del mondo professionale e imprenditoriale, donne in grado di svolgere con responsabilità e valore ruoli politici di spessore.

Cerchiamo, quindi, di dare opportunità e rivalutazione all’insostituibile ruolo che la donna deve e sa svolgere nella società e di non disattendere, anche nell’individuazione degli scenari amministrativi politici municipali, le logiche di perequazione e il senso più leale di dignità e di rappresentatività.

Simonetta Badini


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