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Franco Simeone
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- Dare nuovo slancio al settore primario è uno degli impegni prioritari di cui il neo eletto Franco Simeone, assessore all’agricoltura, caccia, pesca, programmazione, sviluppo economico ed attività produttive, si è fatto carico.
Infatti, a poche ore dalla sua conferma ha già concretamente avviato un’iniziativa gestionale, che, dichiara Simeone “mira a risolvere una problematica annosa e profondamente sentita dalle comunità locali: il danno da fauna selvatica alle coltivazioni agricole e alla biodiversità, nella sua accezione più ampia”.
Alla presenza dei rappresentati dei Comuni di San Lorenzo Nuovo e Bolsena il neo assessore ha presentato il Piano biennale per il controllo della nutria (Myocastor coypus) nel bacino idrografico del Lago di Bolsena.
“Il Piano – afferma Simeone - che ha ricevuto il parere positivo dell’Ispra (ex Istituto Nazionale della Fauna Selvatica di Bologna), è coordinato per gli aspetti scientifici dall’Osservatorio faunistico della facoltà di Agraria dell’università degli Studi della Tuscia, e con la collaborazione del corpo di polizia provinciale, che ha le competenze sulla fauna selvatica, si prefigge di limitare il danno causato dalla nutria alle coltivazioni agricole, ai fossi e ai canali di irrigazione, e al contempo ridurre l’impatto negativo che essa esercita sulle specie vegetali ed animali a rischio, presenti nel bacino del Lago di Bolsena”.
Sottolinea ancora l’assessore ”è una iniziativa a cui credo fortemente, dato il suo elevato valore sociale e ambientale, che coinvolge direttamente i cittadini locali rendendoli partecipi di una attività gestionale che, unitamente a tante altre in programma per l’intera provincia, li renderà effettivamente tutori del proprio territorio”.
L’intervento operato da volontari appositamente formati, consiste soprattutto nella cattura delle nutrie, una specie non autoctona, importata negli anni '20 per la produzione delle pellicce, che è diventata una vera calamità per i corsi d’acqua. Oltre alla trasmissione di malattie e alla distruzione degli orti, che nel bacino del lago sono una risorsa agricola importante, con i tunnel da loro scavati determinano grave pericolo per la circolazione e per la tenuta degli argini. Ecco perché i Comuni rivieraschi hanno sollecitato questo tipo di intervento da parte della Provincia, ora solo pilota, che se darà i frutti sperati, verrà esteso anche in altre zone sensibili della provincia.
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