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Sport - Basket
I Soriano Virus campioni del campionato Uisp-Ascsa
Viterbo - 14 maggio 2010 - ore 16,00

- I Soriano Virus sono i campioni del campionato Uisp-Ascsa di Basket 2009-2010 della zona LazioNord grazie alla sudatissima ed incredibile vittoria di giovedì 13 maggio al Palamalè contro la Virtus Ovm, che all'inizio della stagione era da tutti gli addetti ai lavori considerata come la squadra favorita.

Soriano ha violato per la prima volta l'imbattuto parquet viterbese per 48 a 47 e si è aggiudicata gara 2 di finale vincendo la serie per 2-0 ed evitando così una pericolosa bella sui Cimini sull'1-1.

Commosso a fine partita coach Roberto Costantini, uno dei principali artefici delle fortune dei suoi Virus. "E' una sensazione bellissima, un'emozione meravigliosa", afferma, "ricordo quando 10 anni fa un gruppo di ragazzi che adorava il basket mise insieme una squadretta per non giocare solo d'estate nei playground. E' passato tanto tempo, siamo diventati uomini, abbiamo aggiunto elementi importanti alla squadra e ora siamo noi che portiamo a casa il primo Trofeo nella storia del basket sorianese".

E proprio la passione per il basket sta davvero contagiando la ridente cittadina amata da Pirandello tanto che al Palamalè erano moltissimi i tifosi ad incitare i propri beniamini e a far pendere la bilancia del tifo a favore degli ospiti. "E' vero, i nostri tifosi erano tanti ed hanno fatto il giusto casino", sorride Costantini, "ora spero che il Comune di Soriano si renda conto dell'impresa e premi la squadra in qualche modo", conclude tra il serio ed il faceto.

La partita è stata appassionante ed equilibrata anche se nel 1° quarto Viterbo era in bambola, tirava malissimo e i cimini hanno chiuso in vantaggio per 14-4 trascinati dal pivot Giacomelli con 6 punti e tanta difesa su Fava. Grande prova d'orgoglio dei padroni casa nel 2° quarto che ribaltano la situazione approfittando del blackout di Catalani e compagni, chiudono un parziale di 20-5 grazie soprattutto ad uno scatenato Morelli uscito dal pino (alla fine 18 per lui ed mvp dei suoi) e vanno al riposo in vantaggio di 5 punti: 24-19.

Nella ripresa Soriano stringe le maglie in difesa, gioca ai 24'' e trascinata dalla sapienza tattica del Greco Georgeos Tzouramanis - fisico non propriamente da atleta ma mani da pianista e fosforo alla Einstein - arriva la pareggio: 34-34.

Nell'ultima frazione Viterbo allunga ancora e sembra mettere le mani sulla partita grazie al solito Morelli, a Fava che fa la differenza sotto le plance insieme ad un ottimo Mecarini. A 3'39'' dalla sirena il punteggio è 45-37 per i padroni di casa e qualcuno pensa già a gara 3. Sulla panchina di Soriano regna lo scoramento.

"Ci siamo guardati negli occhi e senza parlare ci siamo detti che era il momento di tirare fuori le palle: se eravamo una squadra migliore che meritava il titolo lo dovevamo dimostrare in quei 3 minuti e 39 secondi", commenta Tzouramanis, l'mvp della gara e della stagione dei Virus, la vera arma letale greca del team, quello che i compagni amano chiamare scherzano Magnamoussaka.

I Soriano Viurs erano con la testa sott'acqua, servivano punti veloci e qualche tripla. Per questo Costantini ha riesumato dalla panchina le mni calde del vecchietto Makovec e di Burratti, due tra i migliori tiratori della squadra che per vari motivi non si allenavano da due mesi.

La mossa è stata vincente: prima Tzouramanis ha siglato la tripla del -5 e a 1'30'' dalla sirena proprio Makovec, su pregevole assistenza sempre del greco, ha sparato la bomba del -2. Dopo che Viterbo ha sbagliato ancora il suo attacco ecco riemergere da una gara grigia Angrisani che a 50' secondi dalla fine ha pareggiato a quota 45. Dopo una serie di falli e tiri liberi Paolo Costantini ha messo per Viterbo il vantaggio del +1 (47-46) a 15' secondi dal termine.

I Virus hanno giocato l'ultimo attacco. Il tiro l'ha preso chi lo doveva prendere, ovvero il solito Tzouramanis che ha forzato una paurosa penetrazione e tirando in controtempo 1 contro 3 ha appoggiato al tabellone il canestro della vittoria. Uno dei più importanti della sua vita. "Mi piacciono queste situazioni che ti danno la pelle d'oca. I compagni sanno che non mi tiro mai indietro e mi piace prendermi le responsabilità nelle decisioni decisive. Il tiro era forzato non c'è dubbio ma è partito morbido, ha baciato il tabellone per poi accarezzare la retina", conclude Tzouramanis, il dio greco che ha guidato Soriano alla ribalta.


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