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Civitavecchia - Si tratta di appartamenti, locali, terreni e diversi tipi di veicoli
Maxisequestro a un 37enne indagato per usura
Viterbo - 14 maggio 2010 - ore 18,00

- Maxisequestro a un 37enne indagato per usura.

I carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni (ex art. 12 sexies della legge 356/92) all'uomo, di Civitavecchia, indagato per usura nell'ambito dell'operazione "Time & Money".

Si tratta di tre appartamenti, due locali commerciali, 3 magazzini e 2 terreni, tre autovetture, un motociclo, un autocarro e un rimorchio, orologi di marca e conti bancari.

L'indagine, eseguita dai carabinieri di Civitavecchia, ha consentito di portare alla luce un vasto giro di usura gestito dal pregiudicato, già condannato per traffico di stupefacenti e attualmente gestore di una palestra, che nel periodo compreso tra gennaio e maggio del 2009 aveva prestato somme di denaro a quattro persone per importi leggermente inferiori ai 100 mila euro ciascuno, applicando interessi mensili del 30%.

Partita nel 2008, l'attività investigativa è seguita ad una denuncia di furto, sporta dall'indagato, di un'intera collezione di orologi di prestigio e preziosi per un valore di oltre 150 mila coperti da assicurazione, spariti dalla sua abitazione.

Gli investigatori, temendo che si trattasse di una truffa ai danni della compagnia assicurativa, avviarono una serie di indagini sui rapporti che il pregiudicato tesseva con altri personaggi del litorale laziale.

Proprio su questo fronte sono emerse delle anomale emissioni di assegni da parte dell'indagato, che dichiarò di averli versati a fronte del pagamento dei gioielli che gli erano stati rubati.

In realtà la compravendita degli orologi era stata condotta ad hoc per coprire la sua attività usuraria. Di fondamentale importanza, in questo senso, furono le dichiarazioni fornite da una vittima, un impiegato della zona che si era rivolto al pregiudicato per far fronte, con un prestito, al grave momento di difficoltà  economica in cui si era venuto a trovare dopo essersi separato dalla moglie.

Tali concessioni, dell'ordine di alcune migliaia di euro, in poco tempo lievitarono assumendo importi vertiginosi, ai quali le vittime non riuscivano a far fronte. Gli accertamenti sono stati estesi all'acquisto di appartamenti e terreni da parte dell'indagato, che nonostante dichiarasse al fisco solo tremila euro annui, conduceva un tenore di vita altissimo con i proventi dell'attività usuraria.

In un caso è emerso che un imprenditore di Civitavecchia, ennesima vittima dell'usuraio, era stato costretto a cedere un terreno per estinguere il debito contratto.


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