Questa la risposta di don Ennio al nostro quesito se la festività di un Santo debba corrispondere esclusivamente al giorno della morte: “A dire il vero la norma (data del “transito” uguale data della festività), oggi soprattutto non è più così cogente, proprio perché è stata applicata con regolarità, ed ha anche "occupato" molti posti.

Le faccio solo l'esempio dei recenti beati ambrosiani: don Luigi Monza, beatificato nel 2006, viene celebrato il 28 settembre, mentre è morto il 29, giorno dedicato agli Arcangeli; monsignor Luigi Biraghi, beatificato nel 2006, viene celebrato il 28 maggio, giorno della sua ordinazione sacerdotale, mentre è morto l'11 agosto; don Carlo Gnocchi è festeggiato il 25 ottobre, mentre è morto il 28 febbraio, perché la quaresima ambrosiana (e il 28 febbraio di solito è dentro) non ammette celebrazioni di beati o santi, monsiglor Luigi Talamoni, beatificato, morì il 31 gennaio, giorno dedicato a san Giovanni Bosco, e per questo si celebra il 3 ottobre, giorno della sua nascita.

Lo stesso san Luigi Orione viene celebrato il 26 ottobre, giorno della sua beatificazione, mentre è nato il 23 giugno ed è morto il 12 marzo.

Nell'antichità, ad esempio, questa prassi era frequente soprattutto per i vescovi. Non c'è solo il caso di sant'Ambrogio, celebrato nel giorno della sua ordinazione episcopale. Per rimanere alle notizie certe, anche san Bassiano (319 circa - 409) viene celebrato il 19 gennaio, probabile giorno della sua ordinazione episcopale; anche san Gregorio I Magno, morto il 12 marzo 604 viene celebrato il 3 settembre giorno della sua ordinazione episcopale”.

Qui richiamiamo l’attenzione del lettore, non solo perché si tratta del caso di Santa Rosa, ma anche per quell’inciso ‘non oserei dire più spesso’ che indica una prassi più che un’eccezione.

Prosegue l’agiografo: “Inoltre, ancora nell'antichità, non sempre si seguiva la norma della celebrazione della morte o transito, ma anche, non oserei dire più spesso, quella della "invenzione", (mi raccomando nel senso latino) cioè del solenne trasporto delle "reliquie" (il corpo) dal luogo della sepoltura alla chiesa dedicata al santo. Anzi nell'alto medioevo e sino alla riserva papale della canonizzazione, era questo della "invenzione" o "traslazione" nella Chiesa il rito di canonizzazione.

E' il caso di san Vittore Martire (8 maggio); dei santi martiri Protaso e Gervaso, ritrovati il 17 giugno 386 da sant'Ambrogio e solennemente traslati il 19 giugno, giorno della loro memoria liturgica; di san Simpliciano, ricordato il 16 agosto (sino alla riforma liturgica del Vaticano II), data della (probabile) depositio o traslazione nella sua basilica.

Lo stesso san Francesco non è ricordato il giorno della sua morte (3 ottobre) ma il giorno della sua "traslazione" (4 ottobre) dalla Porziuncola, ove era morto, alla chiesa di San Giorgio, ove era stato battezzato. San Francesco di Sales morì il 28 dicembre 1622 ma è ricordato il 24 gennaio (1623), quando il suo corpo fu trasportato solennemente da Lione nella chiesa di Annecy; Cirillo e Metodio sono ricordati nella data di morte del primo (14 febbraio) mentre Metodio morì (probabilmente) il 6 aprile 885.

Santa Giovanna Francesca Chantal, morta il 13 dicembre, si celebra il 12 agosto quando fu portata ad Annecy da Parigi”. A chi voglia aderire alla raccolta di firme che ha ormai superato le 500 persone, si prega di scrivere all’indirizzo email: prosantarosa@libero.it con la formula: “Aderisco all’appello per Rosa, santa e festeggiata il 4 settembre”.

Il Comitato pro Santa Rosa al 4 settembre