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Vetralla - Farmacia - Interviene Walter Mancini
"Marconi piglia lucciole per lanterne"
Viterbo - 15 maggio 2010 - ore 18,40

Massimo Marconi, sindaco di Vetralla
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Riceviamo e pubblichiamo - Massimo Marconi prende lucciole per lanterne.

Ho visto sui giornali la polemica che mi riguarda direttamente rispetto alla vendita del 49% della Sanitas Vetralla vorrei puntualizzare alcune questioni, ad onor del vero.

Il sindaco sostiene che il consiglio comunale di Vetralla nel marzo 2004 decise di vendere unanimemente a un soggetto privato quote della farmacia comunale.

E’ sbagliato nel 2004, precisamente il 30 marzo 2004, il consiglio comunale di Vetralla istituì la farmacia comunale in frazione Tre Croci. Con voto unanime dei presenti. Il dispositivo di delibera è molto chiaro. Poi al punto D del deliberato viene scritto: “il consiglio comunale di Vetralla prevede sin d’ora la possibilità di acquisizione di soci privati di minoranza cui cedere una quota del capitale sociale della costituenda società al massimo il 49% del capitale. L’avvio e le procedure della vendita saranno relative ad una successiva e apposita determinazione del consiglio comunale”.

Con quella delibera si istituì la farmacia, non si decise la vendita. Votare contro quella delibera significava votare contro l’istituzione della farmacia comunale. Il consiglio comunale non si espresse sulla cessione del 49% del pacchetto azionario, inserì una possibilità. Il voto su quel provvedimento non è, quindi, relativo alla vendita, che come appunto previsto dalla lettera D viene rinviata a atto successivo e specifico del consiglio comunale.

Mi sa strano che amministratori esperti e di lunga data possano cadere in un tale errore di lettura degli atti amministrativi.

Capisco il momento delicato che passa l’amministrazione e il suo epilogo poco edificante ma ho la sensazione che strafalcioni di questo tipo diano il segno di un ente locale allo sbaraglio costretto a vendere proprietà comunali, ad aumentare in maniera vertiginosa il costo dei servizi a carico dei cittadini, per far quadrare un bilancio che spero non venga mai approvato.

Ad onor del vero tanto dovevo.

Walter Mancini
Già consigliere comunale


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