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Vetralla - Il consigliere Gidari risponde al sindaco Marconi
La farmacia era di competenza dell'assessore Marini
Viterbo - 15 maggio 2010 - ore 20,00

Giovanni Gidari
Riceviamo e pubblichiamo - Il sindaco Marconi è abituato alle figuracce perché, da quando si è insediato, ne fa una dietro l’altra, per l’assoluta incapacità di gestire il paese.

Non ricorda che la farmacia comunale, nel 2004, era di competenza del suo compagno Marini, all’epoca assessore alla sanità e servizi sociali, non certo mia; la stesura e l’iter di approvazione dello statuto, così come la proposta di previsione di vendita per 664 mila euro, fu avanzata dal settore di cui lo stesso Marini era assessore.

Lo statuto, approvato dal consiglio nello stesso anno, prevedeva la possibilità di vendere il 49% delle quote della farmacia, soprattutto per evitare eventuali modifiche statutarie in caso di future alienazioni.

Nonostante tutto, come i cittadini possono osservare, la farmacia in tutti questi anni non è stata mai venduta, ed inoltre, finché il sottoscritto ha ricoperto il ruolo di assessore al patrimonio, non sono stati venduti neanche altri immobili comunali.

Il sindaco, invece, si è distinto solo per la vendita dei beni comunali e l’aumento delle tasse. Dimenticando di non aver mai fatto il suo dovere, neanche quando era in minoranza, è convinto di incantare i cittadini con le sue tardive e confuse reminiscenze su delibere del lontano 2004. Spera che questo basti a fermare la doverosa e necessaria opposizione alle sue scellerate scelta, che invece proseguirà con il coinvolgimento della gente e la raccolta delle firme.

Ogni firmatario avrà a disposizione tutta la documentazione del 2004 relativa all’istituzione della farmacia, compreso il bilancio di previsione. Servirà anche a verificare la posizione di Marconi all’epoca e le iniziative attivate per sostenerla.

Nel suo arrogante comunicato, non ha nemmeno tentato di dare una motivazione all’operazione di vendita che vorrebbe mettere in atto. Anziché difendere la sua scelta, ha preferito farla passare in secondo piano nascondendosi dietro a questioni personalistiche.

Ma questo comportamento rientra ormai nel suo stile. Mi chiedo invece se avrà il coraggio di ripresentarsi alle elezioni, dopo essere stato eletto con i voti del centro destra ed aver governato, in modo fallimentare, insieme al Pd che aveva perso le elezioni. Come fa un sindaco che ha messo da parte la volontà popolare a parlare di coerenza?

Visto che esprime giudizi senza troppo analizzare i risultati, gli ricordo che, in occasione delle imminenti elezioni comunali, avremo finalmente modo di verificare i suoi ed miei consensi.

Giovanni Gidari
Consigliere comunale


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