Riceviamo e pubblichiamo - La riduzione degli organici del personale docente e Ata determinata dall'applicazione dell'articolo 64 della Legge 06 agosto 2008 n. 133 sta causando notevoli difficoltà per il mantenimento delle classi e dei plessi, in particolar modo nei piccoli comuni della Regione.
I sindaci del Lazio lanciano un grido di allarme, perché, se verranno confermate le notizie, per ora ufficiose, che arrivano dai provveditorati provinciali, significherà che alcuni paesi non potranno avere scuole a disposizione per i loro bambini, venendo così meno uno dei diritti fondamentali, quello all'istruzione.
Noi non accettiamo assolutamente che si determini “d'ufficio” la morte dei piccoli Comuni, poiché di questo si tratta.
Vogliamo ribadire ancora una volta che non è possibile scaricare sui piccoli Comuni costi gravosi che si determinerebbero nel trasportare i bambini in comuni vicini, senza parlare dell'enorme disagio recato ai bambini stessi.
Facciamo appello all'assessore regionale alla Pubblica istruzione, agli assessori alla Pubblica istruzione delle Province del Lazio affinché si facciano interpreti di questa grave difficoltà in cui si verranno a trovare tanti Comuni se non si interrompe questa tendenza.
Chiediamo un incontro urgente al rappresentante regionale del Miur, prima che si determini l'organico di fatto, in quanto, fatte salve le competenze dello Stato in materia di formazione delle classi (DPR 81/2009) e di determinazione della consistenza degli organici regionali del personale docente e Ata, spetta alle Regioni, sentiti gli enti locali coinvolti, programmare una allocazione delle risorse sul territorio che garantisca, mediante un'offerta formativa omogenea, la sostanziale parità di trattamento per gli utenti del servizio scolastico.
Italo Carones
Sindaco Oriolo Romano
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