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Consiglio comunale - La minoranza lascia la sala
La maggioranza approva il bilancio in solitaria
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 18 maggio 2010 - ore 3,45

Il sindaco Giulio Marini
Alvaro Ricci (Pd)
Sergio Insogna
- La battaglia degli emendamenti. Quelli ritirati dalla maggioranza li può riprendere la minoranza? Per l'opposizione sì. Ma nei pareri di competenza si sostiene l'esatto contrario.

Quindi non si riprendono, seppure il Pd e gli altri partiti d'opposizione la pensino diversamente e Alvaro Ricci (Pd) lo fa notare.

“La decisione è stata presa – spiega Ricci – ma preannunciamo che su questa materia faremo ricorso al Tar. Noi abbiamo dato ampia disponibilità per chiudere la vicenda degli emendamenti da chiudere in un'ora. State rischiando inutilmente. E' un ultimo appello al buonsenso, il mio”.

Ma la decisione è presa. Quindi si votano gli emendamenti rimasti e non tutti gli altri. Partendo da quello che stanzia fondi per il parco Robinson, per il quale si spendono i consiglieri Pd Sergio Insogna e Alvaro Ricci. “Addirittura c'è il muro esterno che è cadente, la situazione è di grave pericolosità”.

Poi la manutenzione per Pratogiardino, emendamento da 500mila euro e altri 100mila per l'area di sosta camper. Tutti presentati dalla maggioranza, quindi ritirati, ripresi dall'opposizione e bocciati. Più uno presentato da Sinistra e Libertà per un concorso d'idee per progettare un parco termale.

“Perché su questo bilancio non ci sono idee – spiega Enrico Mezzetti (Sel) – non è stato, ad esempio, investito un centesimo su un punto che voi dite importante. Quello che noi proponevamo era un progetto, coinvolgendo soggetti importanti. Che cosa volete fare del termalismo? Nel vostro bilancio non c'è niente”.

Tuttavia segue la stessa sorte degli altri.

Ma è sulla discussione del bilancio che il dibattito s'accende. Preceduto dall'approvazione del budget 2010 per il Cev.

Solo che c'era l'impegno a discutere di questo punto insieme a un altro, l'aggiornamento del processo di liquidazione e il riconoscimento del sostegno finanziario. Manca una reazione. Non è possibile. La maggioranza con Contardo chiede comunque d'andare all'approvazione. La minoranza chiede un rinvio.

La seduta si sospende e dopo dieci minuti l'annuncio: “Se la maggioranza intende andare avanti, noi lasceremo l'aula. Il nostro impegno è a discutere il bilancio lunedì prossimo”. Pure Tofani (Udc) fa appello al sindaco Marini.

“E' la prima volta – fa notare il primo cittadino - che in fase d'approvazione del bilancio si minaccia di lasciare l'aula. Nessuno ha dato indicazioni.

Siamo disponibili come sempre a trovare una forma di soluzione, ma dobbiamo capire. Se non capiamo o abbiamo noi una bassa comprensione o forse perché qualcun altro non ci fa capire perché rinviare di una settimana la discussione di un bilancio”.

C'era l'impegno a discutere i due punti insieme. E' questo il punto, ribatte Ricci (Pd). La maggioranza non cambia idea. “Non è colpa nostra se i documenti non sono pronti – sostiene il capogruppo Pdl – se neanche tra una settimana saranno pronti, il bilancio non lo approviamo più?”.

L'opposizione esce. La maggioranza resta da sola ad approvare il bilancio e, prima, il budget Cev.


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