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Viterbo - Scrive il comitato dei residenti
Ellera, il quartiere dimenticato
Viterbo - 30 maggio 2010 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla Procura della Repubblica di Viterbo, alla Asl di Viterbo, al Comune di Viterbo, all’ARPA sezione di Viterbo e alla Guardia Forestale di Viterbo da parte del Comitato spontaneo dei residenti nelle zone limitrofe al campo di calcio Paradiso – Sono 15 anni che dagli abitanti dell’Ellera si elevano forti grida di protesta per la situazione in cui versa il quartiere. Le strumentalizzazioni dei politici di turno (destra o sinistra poco importa considerate le continue “transumanze”) non sono riuscite a smuovere più di tanto una situazione di disagio che è divenuta intollerabile con il trascorrere del tempo.

Marciapiedi impercorribili in quanto ricoperti di erbacce e di porcherie di ogni sorta che per mesi non vengono mai puliti. Incurie e porcherie che nessuno si è mai peritato di rimuovere.

Strade peraltro impercorribili a piedi (nonostante quel che resta dei dissuasori) per l’indisciplinato e pericoloso comportamento di taluni automobilisti (nessun controllo dei vigili). Basta percorrere via Zara e Via Po per avere un quadro della situazione. E a pensare che nelle più civili città del nord si obbligano i costruttori, nel rilasciare le licenze edilizie, a fare prima le opere di urbanizzazione. Altro mondo… qui regna l’anarchia e fanno il bello e cattivo tempo gli amici degli amici.

L’immarcescibile e ormai arcinoto frequentatissimo campo di pallone in terra (scuola di calcio) piazzato nel bel mezzo di un centro residenziale, con una baraccopoli al suo interno, che nonostante le rimostranze dei cittadini e le promesse del gestore e della circoscrizione (quando ancora c’era) e del sindaco (che dovrebbe esserci, tra una seduta parlamentare e l’altra) è ben lungi dall’essere ristrutturato in erba come esigerebbe un minimo di buon senso e di rispetto per la salute non solo dei malcapitati che hanno da 15 anni le abitazioni invase da ondate di polvere nociva ma anche per i bambini e per i giovani che ingoiando per anni polveri potranno incorrere in malattie di una certa gravità.

Siamo appena all’inizio dell’estate e già ricomincia l’apertura del cantiere da parte di un “forsennato” concessionario che per tutta la giornata di sabato 29 maggio non ha fatto che sollevare terra scorazzando a destra e manca sotto le finestre dei condomini con un rumorosissimo trattore da mane a sera, senza alcun rispetto per le ore di riposo pomeridiano. E’ iniziata per l’ennesimo anno la solita invasione di polvere micidiale dopo mesi di piogge benedette che ci hanno permesso di respirare!

Siamo obbligati a tenere finestre chiuse per la polvere ed il rumore sollevato da quel malefico trattore/scavatrice che sposta terra, spacca pietre sconquassando quel che resta di un torrente che una volta costeggiava il campo della vergogna.

Ed ora attendiamo “con ansia” le partite estive piene di polvere che talune autorità da più di un anno avevano garantito che non ci sarebbero più state – pena la chiusura del campo – se non fosse stato installato un sistema di irrigazione efficiente- stante anche l’intervento della Forestale e della Procura della Repubblica.

Questa promessa risale all’inizio del 2009 a seguito di apposita istanza di 16 famiglie e come tutte le promesse di una città che ogni giorno di più si manifesta bugiarda nell’amministrare salute e qualità della vita, non è stata mantenuta forse perché l’assessore che l’aveva fatta si è dovuto dimettere per il coinvolgimento in una vicenda giudiziaria che riguarda l’aeroporto.

Si perché da anni tutta la concentrazione amministrativa è su questo fantomatico aeroporto. Aeroporto, aeroporto, aeroporto e solo aeroporto, divenuto una sorta di alibi per infischiarsene della città e dei servizi al cittadino.

Sollecitiamo ancora una volta le autorità vigilanti, cui questa lettera è estesa, con particolare riferimento a controlli che avrebbero dovuto essere effettuati per il grave impatto ambientale di questa struttura sulle residenze confinanti di cui il Comitato dispone ampia documentazione fotografica. L’elenco delle inefficienze e del degrado di quartiere sarebbe lungo. La nostra vuole essere un’iniziativa sociale a difesa della qualità della vita e dell’ambiente.

Il comitato spontaneo dei residenti nella zona limitrofa al campo di Calcio Paradiso


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