Riceviamo e pubblichiamo - Il consiglio comunale del 31 maggio approverà la concessione di tutti i parcheggi del Comune di Orvieto. Compreso quello della direttissima. Ennesima stangata sui pendolari.
Coraggioso chiedere che siano i pendolari a scontarla ancora, sempre e comunque, visto che sono gli unici cittadini che già pagano pur non usufruendo di nulla e che portano al Comune solo ricchezza aggiunta.
Questo è il regalo del Comune di Orvieto, che trasforma in un business la sosta forzata delle centinaia di pendolari che ogni mattina prendono il treno.
L'amministrazione comunale, quindi, lungi dal combattere accanto a quei cittadini che ogni giorno, e sempre più numerosi, salgono sui (pochi) treni che li portano al lavoro, lungi dal preoccuparsi di cosa voglia dire aggiungere un ulteriore pagamento a quelli sempre crescenti di Trenitalia, cosa fa? Chiede nuovamente di mettere le mani ai portafogli (va di moda ultimamente...). E quindi prepariamoci, ci sarà da pagare un nuovo abbonamento.
I costi? Ancora sconsociuti, ma non ci si aspetta di certo un trattamento di favore.
Facciamo due conti:
- Abbonamento annuale regionale: 800 euro
- Carta Tutto Treno (per accedere agli Intecity): 400 euro
- Abbonamento ai mezzi (per Roma): 230 euro
E siamo già alla bella cifra di 1.430 euro annui. Vuol dire che almeno uno stipendio lo si spende per il viaggio. E da luglio le tariffe aumenteranno ancora del 20%.
Vergogna, caro signor sindaco, cari consiglieri. Coraggioso chiedere ancora ai pendolari, già ampiamente gravati dalle tariffe di viaggio, di pagare ancora di più.
I pendolari non sono disposti a cedere. Tanto più che appare evidente come il Comune, per risanare i conti, lungi dal pianificare una strategia di investimenti e di sviluppo, fa pagare il conto a chi paga già caro.
Comitato pendolari Roma-Firenze
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