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Viterbo - Interviene il consigliere provinciale del Pd Luzi
"La manovra finanziaria affossa la Tuscia"
Viterbo - 31 maggio 2010 - ore 16,30

Mirco Luzi
Riceviamo e pubblichiamo - La manovra finanziaria che il Governo, o meglio il ministro Tremonti e la Lega hanno predisposto è un altro macigno che si abbatte sulla Tuscia.

A pesare saranno gli ulteriori tagli dei trasferimenti agli enti locali che saranno costretti a ridurre ancora di più i servizi ai cittadini, gli interventi rivolti alle manutenzioni, alle riqualificazioni e all’assetto del territorio, agli investimenti per lo sviluppo. E questo in un momento in cui invece è necessario più che mai il loro incremento.

La preoccupante mancanza di risorse rivolte agli investimenti per le infrastrutture nella nostra provincia sono una nuda e cruda realtà. Il completamento della trasversale Orte-Civitavecchia e la realizzazione dell’aeroporto non possono essere ormai che una chimera.

Questa manovra finanziaria da 25 miliardi non solo non prevede la benché minima riforma strutturale, ma addirittura sarà ricordata per non aver previsto nessun intervento a sostegno della crescita economica. Le piccole e medie imprese della Tuscia che ormai hanno raggiunto livelli di difficoltà insopportabili non avranno la benché minima opportunità per una boccata di ossigeno o per vedere un barlume di speranza.

Ciò aggraverà ancora di più la situazione occupazionale nella Tuscia dove non si vedono sbocchi occupazionali ma addirittura quelli che erano i settori trainanti della nostra economia e che offrivano lavoro stanno registrando da tempo drammatiche battute d’arresto con un conseguente innalzamento della disoccupazione. Ma ancora più drammatica è la situazione per i giovani se pensiamo ai tagli alla scuola e all’Università, e soprattutto all’assenza di misure volte all’inserimento giovanile nel mondo del lavoro.

Nella manovra finanziaria il Governo si è dimenticato di tutto ciò. Come se il problema non esistesse.

Se a questo poi si aggiungono: il piano di riordino ospedaliero nella Regione Lazio approvato dal commissario e presidente Renata Polverini, che prevede la chiusura di quattro ospedali nella provincia di Viterbo, con conseguenti tagli di servizi sanitari e di posti occupazionali; i tagli alla scuola pubblica della riforma del ministro Gelmini con la soppressione sin da settembre di classi se non di scuole in alcuni Comuni della provincia e a cui si aggiungono la riduzione di orari e attività didattiche.

Ciò non è altro che un ulteriore ed evidente affossamento dello stato sociale della nostra provincia dettato dalle politiche del centro-destra. Il quadro che abbiamo di fronte è assai preoccupante se non drammatico, il livello socio-economico della Tuscia ha ormai intrapreso un declino inarrestabile.

Se di “cambio di passo” il Presidente della provincia Meroi vuol fare, credo che l’unico passo possibile sarà quello di avviarsi verso una stagione in cui i conflitti sociali nella Tuscia saranno inevitabili.

Mirco Luzi
Consigliere provinciale del Partito democratico


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