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Viterbo - Appello dell'Anpi
Il 2 Giugno, ricordando la Resistenza
Viterbo - 31 maggio 2010 - ore 20,00

Riceviamo e pubblichiamo - Il 2 giugno 1946, con la scelta della Repubblica e l’elezione dell’Assemblea costituente, gli italiani respinsero il tentativo di restaurare l’istituto monarchico, nei fatti già tagliato fuori dalla fuga del re e del suo seguito, l’8 settembre di tre anni prima. Con il 2 Giugno si ponevano le basi per la definitiva cacciata di una dinastia che aveva dapprima favorito la nascita del regime fascista e poi avallato le leggi razziali e una guerra al fianco del nazismo, contro popoli come quelli africani, balcanici e slavi, che nulla avevano fatto contro il nostro Paese, ridotto poi in macerie.

Il merito della vittoria repubblicana nel referendum istituzionale va soprattutto a quello slancio di impegno e solidarietà che si era concretizzato nell’Antifascismo, durante il Ventennio, e poi nella lotta partigiana del 1943-45, sino alla redazione di una tra le carte costituzionali più avanzate nel mondo occidentale. Grazie a quello slancio è stato possibile, nel trentennio successivo, il progresso sociale e civile del Paese.

Oggi però viviamo in una fase di regresso: quelle istituzioni scaturite dal compromesso delle diverse culture politiche dell’Antifascismo e della Resistenza sono sottoposte, da almeno un ventennio, o ad una profonda revisione oppure sono progressivamente svuotate di ogni contenuto. Si pensi a un istituto considerato basilare per i costituenti, come il sistema elettorale proporzionale, specchio della democrazia, abolito nel 1993.

Da allora in poi ha preso forma il disegno reazionario e eversivo di poteri, più o meno occulti, che a volte si sono manifestati con lo stragismo, altre volte hanno preferito un lavoro silenzioso e discreto per raggiungere gli stessi obiettivi.

Così, anche la ricorrenza del 2 Giugno è andata sempre più svuotandosi di significato. I politici la intendono ormai quasi come una mera parata militare per mostrare i muscoli, occasione propagandistica per l’appoggio alle missioni militari all’estero.

Perciò, ricordando i partigiani, i soldati e i civili caduti in tutta Europa nella lotta contro il nazifascismo, il nostro Comitato provinciale Anpi, chiama tutti i partiti democratici, i sindacati, le associazioni e le persone vicine agli ideali della Resistenza a considerare la festa della Repubblica nel suo vero significato: festa di popolo e di progresso, come il 25 Aprile e il I Maggio.

Partecipiamo uniti alle celebrazioni del 2 Giugno che si terranno a Viterbo, in piazza dei Caduti, a partire dalle 10,30. La nostra Bandiera sarà nello spezzone delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Il Comitato Provinciale Anpi


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