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Bolsena - Se lo chiede il Comitato per l'acqua libera
Perché Catalini non ha firmato?
Viterbo - 31 maggio 2010 - ore 20,30

- L’assessore all’ambiente del comune di Bolsena, Giuseppe Catalini, è intervenuto sulla stampa locale a proposito della raccolta delle firme per i referendum contro la privatizzazione dell’acqua.

L’assessore ha affermato che l’iniziativa, attribuita solamente a Sinistra Ecologia e Libertà, non era rivolta contro l'amministrazione comunale in quanto lui personalmente e tutta la giunta si sono sempre schierati a favore dell’acqua pubblica e per il mantenimento della Talete.

Le affermazioni dell’assessore all’ambiente richiedono una precisazione e sollevano qualche interrogativo.

Innanzitutto vogliamo precisare che l’iniziativa non è stata promossa da un solo partito ma da un apposito comitato, il comitato per l’acqua pubblica di Bolsena, al quale hanno aderito partiti, associazioni, singoli cittadini che hanno reso possibile la straordinaria partecipazione di pubblico che si è registrata negli ultimi due fine settimana.

Vogliamo inoltre ribadire che l’unico obiettivo che il comitato si è prefissato promuovendo la raccolta delle firme è quello di contrastare il tentativo posto in essere dall’attuale Governo di centrodestra con l’approvazione del “Decreto Ronchi” di sferrare un micidiale attacco alla gestione pubblica del servizio idrico rendendo pressoché obbligatoria su tutto il territorio nazionale la gestione privata dell’acqua.

Noi vogliamo che l’acqua non sia una merce, ma un bene comune che appartiene all’umanità che non può essere assoggettata alla logica del mercato e del profitto ma che deve essere gestita secondo il criterio del bisogno e dei diritti fondamentali della persona avendo presente l’esigenza dell’equilibrio ecologico e l’interesse delle comunità e delle generazioni future.

La sfida che abbiamo davanti non è solo quella di evitare un aggravio di costi che si avrebbe con la privatizzazione dell’acqua ma è soprattutto quella di ricostruire un’idea globale di comunità basata su relazioni interpersonali, di cooperazione, solidarietà e condivisione.

Ci chiediamo perché l’assessore Catalini, pur dichiarandosi a favore della gestione pubblica delle risorse idriche, non sia venuto a firmare per i tre referendum il cui scopo è proprio quello di abrogare alcune norme che prevedono la privatizzazione dell’acqua?

Comitato per l’acqua pubblica di Bolsena


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