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Fdederico Grattarola
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Riceviamo e pubblichiamo - I continui e repentini stravolgimenti nel quadro politico del centrodestra appaiono sempre più ispirati non a una logica e legittima discussione di una coalizione che dopo le elezioni dovrebbe mettere in campo la squadra migliore per governare i territori e per affrontare temi importanti, ma a un gioco al massacro in cui bande attrezzate di protagonismo non esitano a seminare incertezze e discordia.
Tutto questo è il frutto avvelenato della non chiarezza, del dire e non dire, delle mezze verità.
Tutto questo è il frutto di un’alleanza messa insieme, non per governare, ma per vincere subito e a tutti i costi.
La naturale conseguenza di questa situazione il presidente Meroi l’ha individuata: dimissioni.
Peccato che al protocollo dell’Ente Provincia non mi risulta che esistano e siano state formalizzate. Quindi il presidente Meroi, a dispetto di quanto dichiarato e di quanto apparso sugli organi di informazione, anche nazionali, non si è dimesso.
Ha semplicemente mentito e questa cosa non gli fa onore perché dire la verità ai cittadini è la cosa fondamentale per un politico serio che si professa tale e che non vuole conoscere un appannamento della propria credibilità.
Quando si dice il buongiorno si vede dal mattino… E che dire delle comprensibili dimissioni del designato presidente del consiglio provinciale Piero Camilli, che si ritira perché forse la maggioranza non ha più i voti per eleggerlo.
Una cosa è certa: non si pensi che l’opposizione sia pronta a sopperire a una maggioranza che appare inesistente.
Federico Grattarola
Capogruppo Pd al consiglio provinciale
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