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Vetralla - Lo rende noto la delegazione locale di Codici
Fatture acqua, il garante regionale chiede spiegazioni
Viterbo - 7 maggio 2010 - ore 17,00

- "Il presidente della Commissione nazionale per la vigilanza delle risorse idriche del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e il garante regionale del Servizio Idrico Integrato chiedono spiegazioni sulle fatture dell’acqua inviate ai cittadini di Vetralla dalla Talete”.

A renderlo noto è la delegazione vetrallese di Codici (Centro per i diritti del cittadino) che nelle scorse settimane aveva portato il problema a conoscenza anche di questi due importanti organi, l’uno nazionale e l’altro regionale.

“Il primo – dichiara Daniele Camilli di Codici – ha chiesto all'Ato 1 di Viterbo (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) di fornire, con sollecito riscontro, i necessari chiarimenti in merito al pagamento per il servizio di depurazione e all’assenza di acqua corrente nelle abitazioni vetrallesi nel corso del 2008.

A tal proposito, il presidente della commissione nazionale ha chiesto anche di effettuare verifiche sulla natura dell’interruzione e, nel caso in cui questa fosse programmata, sull’osservanza degli obblighi di comunicazione all’utenza e, laddove questi non siano stati rispettati, sull’eventuale apposizione delle conseguenti penalità.

Il garante regionale del Servizio Idrico Integrato – prosegue Camilli – ha invece scritto al sindaco del Comune di Vetralla e al presidente della Talete al fine di dare massima chiarezza ed informazione alla cittadinanza.

Il garante chiede maggior dettaglio circa i compiti assegnati dall’amministrazione comunale a Talete S.p.A. e conseguentemente i criteri e le letture assunte a base del calcolo delle fatture per l’anno 2008 e 2009, e se e quali procedure siano state seguite per la riscossione dei canoni del 2007.

Il garante si concentra pure sul servizio di depurazione, partendo da quanto aveva dichiarato Talete in un suo comunicato stampa in cui diceva che per quanto attiene l’eccezione sollevata circa la fatturazione agli utenti non serviti dalla tariffa di depurazione, vale riferire che tale fatturazione non risulta applicata a tutti gli utenti, ma solo a quelli indicati dal Comune stesso (Comunicato Talete 31 marzo 2010, punto 5).

A questo punto sempre il garante, nella sua lettera, fa notare che nel verbale di consegna del Servizio Idrico Integrato (Allegato A alla delibera di Giunta comunale n. 383 del 30/12/2009 in cui si affida a Talete la lettura, la formazione della lista di carico e la fatturazione dei canoni di acqua potabile e depurazione per gli anni 2007, 2008 e 2009) sta scritto che ‘Il Comune è dotato di 4 impianti di depurazione la cui situazione degli scarichi è la seguente: scarico del depuratore comunale in località Crocetta su corpo idrico Fosso del Lupo o Ospedalicchio (…); scarico del depuratore comunale in località Grignano (preso in carico in data 06/10/2009 dall’amm.ne comunale per il quale è in corso di approvazione la progettazione esecutiva delle opere di completamento) su corpo idrico Fosso Fossogrande o Grinano (…); scarico del depuratore comunale in località Selvarella su corpo idrico Fosso Cavone o Palombara (…); Scarico del depuratore Comunale Loc. Mazzocchio su corpo idrico Fosso Mazzocchio (…).

Detto ciò, il garante regionale – sottolinea Camilli – si concentra poi sul punto 16 del verbale di consegna – ‘Quota tariffa in assenza di depurazione e fondo accantonato’ – dove si legge: ‘Si prende atto che al momento il Comune non ha individuato le singole utenze non servite dalla depurazione ma è stato stimato che il 30% di utenti allacciato alla fognatura non è servito da impianti di depurazione.

Pertanto il Comune si impegna a dare la massima collaborazione a Talete S.p.A. per una tempestiva individuazione delle singole utenze non servite da depurazione.

Nelle more di individuare i singoli utenti che non sono tenuti al pagamento della quota di tariffa di depurazione, il 30% della quota di tariffa di depurazione complessivamente riscossa dalla Talete S.p.A. dovrà essere da quest’ultima accantonata per consentire eventuali rimborsi e/o per essere utilizzata per sostenere oneri relativi alla attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione come espressamente individuati e programmati da Piano d’Ambito’.

Quale è – conclude Camilli – l’osservazione che a questo punto fa il garante? È la seguente: ‘Quanto sopra non è congruente con quanto indicato dalla sicietà Talete al punto 5 del citato comunicato stampa del 31/03/2010 e pertanto si chiede a codesta amministrazione comunale di conoscere le indicazioni fornite a Talete per procedere alla tariffazione delle utenze cui è stata applicata la tariffa della depurazione e le eventuali zone stralciate’”.


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