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Viterbo - Consiglio - Marini: "Le cose della Provincia non ci riguardano"
In Comune si pensa a Fattorini
Viterbo - 7 maggio 2010 - ore 18,00

Giulio Marini
- Fattorini santo subito o martire?

Se lo domanda Luisa Ciambella (Pd) in apertura di consiglio comunale, prendendo spunto dalle notizie sulla Provincia e per capire se dopo le dimissioni da assessore a palazzo Gentili, ci saranno possibili compensazioni in Comune per Fattorini che oggi non è presente.

Argomento appropriato e d'attualità, in una seduta cominciata con un'ora di ritardo per una riunione di maggioranza che si è protratta più del dovuto. Atteggiamento poco cortese, rimarcato da Alvaro Ricci (Pd). “Mi auguro che abbiate risolto i vostri problemi.

Comunque la prossima volta fatecelo sapere, per rispetto di chi è in aula dalle 16.15”.

Marini non si tira indietro. “Le vicende della Provincia riguardano la Provincia e non il Comune. Come responsabilie politico ho appreso con piacere la decisione di Fattorini di auto rimuoversi per dare la possibilità alla politica di trovare una soluzione. Un gesto da apprezzare, di responsabilità. Altro non si è discusso. Non è a Viterbo. Credo che altro oggi non c'è da dire. Solo opinioni.

La Provincia vaglierà con il suo presidente, per risolvere questa situazione di stallo in cui oggi si rappresenta. Devo dire, analizzo un dato: Meroi ha vinto con il 55% di consenso. Non credo che sia stato lui ad avere la mancanza di elettorato, ma altri. Sono invidioso. All'epoca non ebbi eguale consenso quando vinsi le provinciali.

Meroi è stato incaricato dai cittadini a risolvere i problemi. Speriamo che sia in grado di arrivare a compimento di un'operazione complessa.

Tra “x” anni si presenterà davanti all'elettorato e come non ha fatto Mazzoli, avrà un giudizio. Oggi Meroi ha avuto un giudizio. Vedremo quando terminerà la sua esperienza, breve o lunga che sia, quale sarà il giudizio”.

Intanto l'inizio dell'opera non è stato dei migliori. “Per ora non mi è sembrato – replica il consigliere Ciambella – che abbia fatto una bella figura. Forse gli elettori che lo hanno votato si sono pentiti”.

Sui ritardi nell'avvio del consiglio, interviene anche Enrico Mezzetti. (Sel). “Non possiamo andare al seguito delle liti che ci sono nel partito dell'amore – ironizza Mezzetti – spero che cose simili non accadano. Chiamo in causa il presidente del consiglio”. Ma oggi per iniziare non c'era il segretario. “Conosco le mie prerogative e ho già richiamato il segretario, lo faccio nuovamente a essere presente entro le 16.30. Oggi non appena l'ho chiamato, mi darete atto che la seduta è iniziata”.

La serie d'interrogazioni ha preceduto la discussione sugli emendamenti al bilancio.

Discusso il primo Sposetti chiede il numero legale. I consiglieri non ci sono. La seduta è sospesa per mezz'ora.


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