Riceviamo e pubblichiamo - Nasce anche a Vetralla il Comitato per l’acqua pubblica a sostegno dei tre referendum per fermare la privatizzazione dell’acqua, aprire la strada della ripubblicizzazione ed eliminare i profitti dal bene comune acqua.
Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. Perché vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua. Per conservarlo per le future generazioni.
Perché vogliamo una gestione pubblica e partecipativa. Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.
Il comitato è aperto, dispone di una pagina Facebook (Comitato vetrallese acqua pubblica) e di una e-mail (acquapubblicavetrall@libero.it).
Promosso a Vetralla dalla Cgil, da Sinistra Ecologia e Libertà, dalla delegazione di Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) e dai Grilli Vetrallesi, ha raccolto le sue prime firme questa mattina (8 maggio) durante la Festa dello Sposalizio dell’Albero a Monte Fogliano. Prossimo appuntamento, che si ripeterà ogni settimana, al mercato del martedì a Vetralla.
“La raccolta – dichiarano dal comitato – iniziata a livello nazionale lo scorso 24 aprile, durerà fino al 4 luglio e ha come obiettivo 500mila firme. Nei primi 10 giorni siamo arrivati a ben 250mila, segno di grande attenzione e partecipazione dei cittadini sul tema dell’acqua pubblica.
Una raccolta che non serve soltanto per far svolgere i tre referendum, ma anche per mobilitare le persone in vista del voto. Nella provincia di Viterbo puntiamo a raggiungere 5mila firme.
Solo a Corchiano, il Primo maggio, ne sono state raccolte 600. Nel viterbese – concludono dal Comitato – la battaglia per l’Acqua Pubblica si intreccia infine con il necessario rilancio della Talete, società pubblica di gestione del servizio idrico che presenta però molti disservizi dovuti a una gestione maldestra e improvvisata da parte dei partiti”.
Comitato vetrallese per l'acqua pubblica
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