 |
|
Danila Annesi (Forza nuova)
|
|
|
|
Riceviamo e pubblichiamo - La commissione europea il 29 marzo scorso ha bocciato l'etichettatura sul latte prodotto in Italia, un provvedimento, come tanti altri, passati sotto silenzio.
"L'Italia è tenuta a non adottare gli articoli 2,3...per quanto riguarda l'obbligo di indicare sull'etichetta il luogo di origine del latte: pastorizzato, microfiltrato, pastorizzato ad alta temperatura, UHT, microfiltrato a lunga conservazione, sterilizzato e dei prodotti caseari".
In queste poche righe pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 22 aprile 2010, la Commissione di Bruxelles boccia la proposta dell'ex ministro Zaia del 25 agosto 2009, con la quale si chiedeva di indicare l'origine sulle confezioni di latte e la provenienza del latte utilizzato per formaggi, latticini, cagliate.
Dunque l'Europa chiede "alle autorità italiane di non adottare le disposizioni in questione previste dal progetto di decreto".
Un provvedimento gravissimo che danneggia ancora di più la nostra economia zootecnica, già messa a dura prova dal fatto che il latte continua ad arrivare dai paesi dell'est europeo, per poi essere confezionato in Italia dai grandi gruppi industriali e venduto come latte italiano, traendo in inganno i consumatori.
Questa decisione porterà conseguenze negative per chi commercia il latte nostrano, soprattutto per le piccole realtà, costrette a scontrarsi contro colossi industriali, sempre protetti e favoriti dai poteri forti che regolano i mercati.
Forza nuova continuerà la sua lotta a fianco dei più deboli, fiduciosa che possa avverarsi quanto sbandierato sull'Acropoli di Atene, in questi giorni "Peoples of Europe rise up".
Danila Annesi
Forza Nuova
|
