Giovanni Bartoletti

Riceviamo e pubblichiamo - Già da tempo l'amministrazione Comunale, nell'ambito della politica di aggiornamento ed economia, tanto caldeggiata dal ministro Brunetta, predilige l'utilizzo, in campo informatico, del free software, cioè di quei programmi di scrittura e di calcolo che non hanno bisogno di quelle licenze il cui costo va a gravare sulle casse comunali in modo piuttosto incisivo.

“Infatti - spiega l'assessore competente Bartoletti - per essere in regola con le disposizioni di legge, ogni installazione di Microsoft Office deve essere accompagnata da una regolare licenza il cui costo, anche con lo sconto applicato alle pubbliche amministrazioni, si aggira intorno ai 300 euro.

Acquistare il numero di licenze di cui l'ente avrebbe bisogno (circa 300) comporterebbe una spesa elevatissima (oltre 90 mila euro) e soprattutto ingiustificata vista la possibilità di utilizzare un software libero come Open Office”.

Così, progressivamente, i programmi “liberi” sono stati installati dal Ced sui pc comunali: “Anche se la maggior parte delle funzioni e dei comandi rimane la stessa - continua l'assessore - il passaggio ad Open Office può all'inizio creare alcune difficoltà; per questo motivo, abbiamo programmato una serie di incontri formativi mirati ad illustrare le più comuni funzionalità dei programmi Open Writer e Open Calc e le sostanziali differenze rispetto ai loro omologhi Microsoft Word ed Excel.”

Dieci appuntamenti, di tre ore ciascuno, che gli impiegati frequentano in orario lavorativo, compatibilmente con gli impegni del loro settore di appartenenza.

“In poco tempo, avremo concluso questo necessario aggiornamento - conclude Bartoletti - e avremo compiuto un passo significativo in avanti verso una rinnovata efficienza degli uffici ed efficacia del servizio reso ai cittadini utenti. Tante amministrazioni hanno operato questa scelta, tra cui Bologna, Firenze, Trento, solo per citarne alcune e anche noi siamo convinti che questa sia la strada giusta da percorrere”.