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La scorsa edizione di San Pellegrino in fiore
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- San Pellegrino in Fiore? No. San Pellegrino appassisce.
Si avvicina uno degli appuntamenti più attesi a Viterbo dopo il tre settembre e anche quest'anno, sarà una vigilia col fiato sospeso.
L'evento rischia di saltare. A palazzo dei Priori non lo avrebbero annaffiato a sufficienza. Rubinetti chiusi. I soldi non ci sono e senza un centesimo, c'è poco da coltivare.
Stamani c'è stato un incontro per trovare una soluzione. Che al momento non c'è. “Il Comune non ha un soldo – tuona il vice capogruppo Pd Alvaro Ricci - prevedendo che sarebbe accaduto, come Partito democratico in fase d'approvazione di bilancio, chiedemmo di prevedere un capitolo specifico, stanziando ventimila euro. Il nostro emendamento, ovviamente aveva una sua copertura. Ma è stato regolarmente respinto”.
E adesso? “Non avendo un centesimo – continua Ricci, dovranno arrangiarsi, ma non sanno come. Forse con una variazione di bilancio che non è all'ordine del giorno”.
L'anno scorso, in soccorso di San Pellegrino in Fiore arrivarono la Provincia con 40mila euro e anche la Regione. “Per senso di responsabilità – osserva Ricci - anche quest'anno la Provincia farà la sua parte, stanziando quindicimila euro. Mentre il Comune non è capace di fare altrettanto.
Con il rischio che la manifestazione salti”.
E una poco rosea conclusione: “Se lo sviluppo e il volano della città non passano da iniziative di così grande successo, qual'è l'idea?
Come si fa a far conoscere le nostre bellezze, la nostra città, se non ci si investe proprio?”.