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Viterbo - Lettere - Fonghini scrive sui disagi causati dalla neve
"Note di demerito alle istituzioni"
Viterbo - 10 marzo 2010 - ore 19,00

Riceviamo e pubblichiamo - La nevicata di ieri, a memoria mia di 50enne, è stata una delle peggiori degli ultimi decenni.

Da anni chi mi conosce sa che odio la neve in città come la nostra, perchè crea solo enormi disagi, soprattutto per chi pioggia o vento è costretto suo malgrado a spostarsi (vedi ad esempio i pendolari e i dializzati, i quali non possono di regola saltare il turno del loro trattamento).

Non ce ne fosse stato bisogno, mio malgrado proprio ieri ne ho avuta la conferma, della quale ovviamente avrei volentieri fatto a meno.

Dopo diversi incolonnamenti in varie zone (ho, forse scioccamente, lo so, cambiato più volte itinerario nella speranza di minori difficoltà e minore fila) sulla svolta tra via Garbini e la Circonvallazione Giorgio Almirante ho perso un pò il controllo e sbandando ho "tranciato" una gomma della mia auto.

E a noi, cosa importa (comincerà a pensare qualcuno)? Niente, era una breve introduzione per evidenziare una nota di merito della nostra città e purtroppo due note di demerito, con un saldo negativo di - 1.

Il merito va agli uomini e alle donne volontari della Protezione Civile: li ho incontrati in più punti e sono stato da loro soccorso, anche se, almeno credo e potrei essere facilmente smentito, che avessero necessità di maggiori attrezzature (forse gli aiuti a queste meritorie associazioni di volontari hanno subito anche essi drastici tagli "Tremonti style"?).

Le note di demerito vanno invece: 1) alla Francigena, 2) al numero di chiamata dei taxi.

Nel pomeriggio di ieri mi accingevo ad uscire a piedi da via Verona, dove si trova la casa di mia sorella - sarebbe opportuno liberare dalla neve per agevolare anche i pedoni non solo viale Trieste, ma anche le vie minori della zona - , per andare dal mio gommista di fiducia a recuperare la mia auto.

Ebbene il centralino della Francigena ha risposto con notevolissimo ritardo e in una giornata come quella forse i mezzi pubblici erano utili anche a tanti automobilisti come me, che erano rimasti in panne o magari avevano preferito lasciare ferma la loro auto.

Idem per il numero di chiamata dei taxi: dopo aver prenotato la richiamata telefonica sono riuscito a prendere la linea, ma dall'altra parte c'era un "bianco innevato" silenzio.

Insomma una giornata da cancellare con una umile considerazione finale.

E' vero che Viterbo non è nel Trentino e la neve è quasi un evento, ma penso che il Comune e tutti gli altri enti e organismi deputati a queste emergenze debbano migliorare le loro attività, così da ridurre al minimo i disagi, i rischi a tutti i cittadini.

Giovanni Fonghini

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