:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri


Viterbo - Sabato 13 marzo al teatro Murialdo
I Focolari ricordano Chiara Luce Badano
Viterbo - 10 marzo 2010 - ore 19,15

Riceviamo e pubblichiamo - Il Movimento dei Focolari, in occasione del secondo anniversario della morte della sua fondatrice, Chiara Lubich, ha organizzato sabato 13 marzo 2010 alle ore 16.00 a Viterbo, presso il Teatro Murialdo in via Caduti Nono Stormo, un incontro su Chiara “Luce” Badano, giovane del Movimento, deceduta a diciotto anni e da poco proclamata beata dal Santo Padre Benedetto XVI. L’iniziativa, inserita tra le tante celebrate in tutto il mondo in ricordo di Chiara Lubich, fa emergere il particolare rapporto che la fondatrice aveva con le realtà giovanili del Movimento.

Chiara “Luce” Badano nasce a Sassello (diocesi di Acqui, provincia di Savona) il 29 ottobre del 1971. Sin da bambina conosce il Movimento dei Focolari e aderisce come gen (generazione nuova, la seconda generazione dei focolari) all’ideale dell’unità, impegnandosi con passione in un cammino collettivo e comunitario.

Nel suo piccolo paese, Chiara si lancia ad amare chiunque le passa accanto, decisa a vivere con radicalità il Vangelo che l’ha affascinata. Intesse con Chiara Lubich una corrispondenza che si farà sempre più fitta. Dalle sue letterine e dalle testimonianze traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita: una visione positiva e solare. Chiara è una ragazza come tutte: allegra e vivace, ama la musica, il nuoto, il tennis, le passeggiate in montagna. Ha molti amici.

A 17 anni un forte dolore alla spalla insospettisce i medici: si tratta di tumore osseo. Le speranze sono molto scarse, nonostante alcuni interventi, i ricoveri frequenti e le cure dolorose. Ma Chiara ha scelto di vivere concretamente il Vangelo e scopre nella malattia un percorso per giungere a Dio attraverso il dolore; nei momenti più duri, la sostiene la certezza di essere “immensamente amata da Dio”.

Chiara Luce parte per il cielo il 7 ottobre 1990. Aveva curato in anticipo ogni particolare, perché lei, in quel momento, sarebbe stata, così ha detto, “felice con Gesù”. Così affermava e così voleva dicessero i suoi genitori. “Ringraziamo Dio per questo suo luminoso capolavoro” le parole di Chiara Lubich ai genitori.

La sua fama di santità si diffonde. Il vescovo della diocesi di Acqui, mons. Maritano, l’11 giugno 1999 avvia la fase diocesana del processo di beatificazione; in un’intervista afferma: “Mi è parso che la sua testimonianza fosse significativa in particolare per i giovani. C’è bisogno di santità anche oggi. C’è bisogno di aiutare i giovani a trovare un orientamento, uno scopo, a superare insicurezze e solitudine, i loro enigmi di fronte agli insuccessi, al dolore, alla morte, a tutte le loro inquietudini”.

Il 3 luglio 2008 Chiara Luce Badano viene dichiarata Venerabile ed il 19 dicembre 2009 il S. Padre riconosce il miracolo ottenuto per sua intercessione, atto che prelude alla Beatificazione.

La figura di questa ragazza vuole essere per tutti la testimonianza che la santità è alla portata di tutti, che ogni individuo può farsi santo pronunciando il proprio sì a Dio negli accadimenti quotidiani. Soprattutto i giovani possono trarre, da questa esperienza, un modello di vita, dalla coerenza e fedeltà ad un ideale, un esempio da seguire e da condividere con altri.

Nello Iovine

Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo

Condividi