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Tangenti Asl - Entrambi erano ai domiciliari
Moscaroli e Selvaggini tornano in libertà
Viterbo - 11 marzo 2010 - ore 14,00

Alfredo Moscaroli
Ferdinando Selvaggini
- Inchiesta Asl, Alfredo Moscaroli e Ferdinando Selvaggini tornano in libertà.

Ieri pomeriggio il gip di Viterbo ha firmato il provvedimento per Moscaroli e Selvaggini, perché sono decorsi i termini della misura cautelare per il reato che era stato loro contestato.

Sia Moscaroli che Selvaggini erano agli arresti domiciliari.

“Vediamo quello che succederà – dicono Luca Mecarini e Marco Russo, avvocati di Moscaroli -, perché le indagini continuano. Solo quando ci sarà permesso di consultare gli atti elaboreremo una strategia difensiva.

Il nostro assistito ha sempre collaborato – dicono i legali -. Sin dall'inizio, infatti, si è sottoposto ai diversi interrogatori che si sono tenuti in questo periodo per chiarire la sua posizione”.

Nell'inchiesta, Selvaggini era finito in manette l'11 dicembre per corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri del proprio ufficio, è accusato di aver assicurato alla Isa appalti per servizi informatici, in cambio di tangenti.

Il 5 febbraio Selvaggini ha ottenuto i domiciliari, dopo che il gip di Viterbo ha accolto la richiesta presentata dagli avvocati Riccardo Micci e Serena Celestini.

Insieme a Selvaggini erano stati arrestati Moscaroli, presidente del cda della Isa, società operante nel settore forniture e servizi informatici e il dipendente della Telbios Massimo Ceccarelli.

Anche loro erano successivamente finiti ai domiciliari.

Secondo l'accusa, per il tramite di Selvaggini, Moscaroli si sarebbe accaparrato molteplici appalti per forniture informatiche a procedura negoziata.

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