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Civita Castellana - Domani 12 marzo
Sinistra ecologia e libertà con i lavoratori in sciopero
Viterbo - 11 marzo 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - La Cgil ha proclamato uno sciopero generale di quattro ore per domani 12 marzo.

E’ in gioco il futuro del nostro paese, la possibilità di uscire dalla crisi economica senza passare attraverso un massacro sociale.

Si chiede una indispensabile riforma fiscale per spostare il peso del prelievo dal lavoro alla rendita; il blocco dei licenziamenti e la proroga degli ammortizzatori sociali e il loro allargamento ai precari, quale primo passo per una loro riforma; l’abolizione del reato di clandestinità e il diritto di cittadinanza per i migranti; la difesa degli stabilimenti e dei posti di lavoro, dalla Fiat di Termini Imerese all’Alcoa di Portovesme, dai call center dell’Atesia alla difesa del lavoro nell’area del Distretto Industriale di Civita Castellana: oltre 2000 lavoratori sono in Cig ed in Italia, nel 2009, oltre 750 mila lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Ma ogni anno l’evasione fiscale ci costa 110 miliardi di euro e chi gioca in borsa è tassato al 12%, mentre chi lavora dal 30% in su.

Di fronte ad un Paese che marcisce il Governo di destra – oltre ad imporre leggi a ripetizione per non fare i processi al suo Primo Ministro e regolari i suoi conti con la giustizia – produce un nuovo attacco all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, sostituendo al ruolo del giudice quello di un arbitro che può decidere sulle controversie del lavoro al fuori di leggi e contratti. In più individualizza i contratti di lavoro, attraverso la cosiddetta certificazione degli stessi, e produce un’ulteriore estensione della precarietà, consentendo di sostituire con un risarcimento pari a 6 mensilità i contratti a termine illegittimi.

Partecipando alla manifestazione di domani a Viterbo alle ore 10 al Sacrario, vogliamo difendere l’art. 18 dello Statuto e vogliamo anche chiedere al Parlamento l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoro e vogliamo anche chiedere alla Regione Lazio – la prima in Italia a garantire un reddito sociale minimo di 580 euro al mese a precari e disoccupati grazie a Sinistra Ecologia e Libertà e all’Assessora al Lavoro Alessandra Tibaldi – di aumentare la misura dello stanziamento del reddito sociale minimo per ampliare la platea dei beneficiari, accostando al beneficio anche occasioni di formazione, aggiornamento e occupazione lavorativa.

Francesco A. Romito
Sinistra Ecologia e Libertà – Civita Castellana

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