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Viterbo - Abbellita da un affresco di Marco Pecorare - Fotocronaca
Porta San Marco riaperta dopo sei secoli
di Francesca Buzzi
Viterbo - 13 marzo 2010 - ore 13,15

Porta Murata
l'affresco reaizzato da Marco Pecorare
Il sindaco Marini con l'assessore Giovanni Arena
Il direttore dei lavori Aurelio Meloni
Marco Pecorare e Aurelio Meloni
- Riaperta dopo sei secoli Porta San Marco.

Questa mattina il sindaco Giulio Marini e l'assessore ai Lavori pubblici Giovanni Arena hanno inaugurato la riapertura della porta muraria in viale Raniero Capocci, chiusa dalla metà del '400.

I lavori sono stati curati dalla ditta Blerana edile di Giuseppe Mantuano e diretti dall'architetto Aurelio Meloni.

Oltre alla risistemazione delle mura di peperino, il Comune ha voluto abbellire Porta San Marco con un affresco.

Sul palazzo adiacente, infatti, è stato riprodotto il personaggio raffigurato in uno dei dipinti della sala Regia di Palazzo dei Priori. Il dipinto è stato realizzato da Marco Pecorare.

"Siamo soddisfatti - commenta il sindaco Giulio Marini - perché i lavori di questo genere lservono a rivalutalre la nostra città e il suo enorme patromonio artistico e culturale".

Dopo quasi seicento anni quindi, le mura di cinta di Viterbo hanno un'altra porta di accesso, in un punto della città vicinissimo a piazza de Teatro, alla chiesa di Santa Rosa e a Corso Italia. Insomma Porta San Marco sarà un'altra delle bellezze da aggiungere all'itinerario turistico de centro.

Positivo anche il commento dell'assessore Arena. "E' molto bella - - dice -. Ora manca soo una piccoa aggiunta. Farò realizzare una targa in ceramica con a data di oggi, per ricordare a tutti quando abbiamo riaperto Porta Murata".

Qualche annofa era stataraperaanche l'antica Porta Fiorita, un'altra porta minore di Viterbo.

Qualche anno fa era stata riaperta anche l'antica Porta Fiorita.

"In questo contesto – conclude Arena - si inseriscono anche i numerosi interventi che hanno interessato in questi ultimi mesi il Corso, via Matteotti, via della Sapienza e via Cardinal La Fontaine, i cui lavori, in quest'ultima via, termineranno nei prossimi giorni”.

L'antica porta, che serviva ai viterbesi per raggiungere l'Arcionello, è stata realizzata nel 1213.

La Madonnina da sempre venerata da molti viterbesi e collocata sul piccolo altare allestito davanti al muro che fino a qualche mese fa divideva viale Raniero Capocci da via del Teatro Nuovo, è stata affidata alle Suore clarisse del vicino Monastero di Santa Rosa.

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